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Omicidio al mercato del Cep a Palermo, chiesto ergastolo per due fratelli - foto

PALERMO. Una faida tra famiglie lunga quindici anni, vecchie e nuove offese da vendicare, ingiurie e provocazioni.

E' in questo contesto che il primo ottobre del 2014 sarebbe maturata – secondo i pm Ilaria De Somma e Gaetano Guardì - la sparatoria al mercatino del Cep dove due uomini giunti a bordo di uno scooter spararono tra la folla contro i fratelli Umberto e Maurizio Quartararo, venditori ambulanti di frutta, ferendo lievemente anche una donna.

Tre settimane dopo uno dei Quartararo, Maurizio, morì in ospedale. Questa mattina la Procura ha chiesto la condanna all’ergastolo per i fratelli Lorenzo e Alfredo Marra. Il processo si svolge in abbreviato davanti al Gup di Palermo Patrizia Ferro. C’è un troncone in ordinario dove sono imputati gli altri fratelli Marra Marcello, Enrico e Salvatore Emanuele. Proprio davanti alla corte d’assise aveva ritrattato nei mesi scorsi uno dei testi chiave dell’accusa: la sorella dei Marra, Mariella, che sentita dai magistrati aveva detto che l’ordine era partito dalla madre ed era stato eseguito dai fratelli.

Completamente diversa la versione data alla Corte. “Non sono stati i miei fratelli – ha detto – Li avevo accusati perché avevano un debito di 14 mila euro nei miei confronti. Nemmeno la pistola ho mai visto”. Secondo gli inquirenti, l’omicidio è stato compiuto dai Marra ed era programmato da tempo.

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