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Sparatoria di via Brigata Aosta, i tre indagati restano tutti in carcere

PALERMO. Il Gip ha convalidato il fermo di Silvestro Sardina (detto Silvio), il padre Francesco Paolo (detto Paoluzzo) e il cugino Juzef Sardina (detto 'u tunisino) accusati di aver tentato di uccidere Gaetano La Vecchia e la suocera Teresa Caviglia in una sparatoria in un palazzo di via Brigata Aosta il 2 gennaio. La polizia, su richiesta del procuratore aggiunto Ennio Petrigni, e del sostituto Enrico Bologna, ieri aveva fermato i tre uomini con l'accusa di duplice tentato omicidio, lesioni e porto di arma da fuoco.

Restano in carcere quindi i tre indagati che questa mattina sono stati sentiti dal Gip Walter Turturici. Silvio Scardina, assistito dall’avvocato Tommy Delisi, ha preferito non rispondere, mentre si sono difesi il padre e il cugino.

Paolo Sardina, in particolare, ha detto di non aver partecipato alla sparatoria ma di essere intervenuto solo in un secondo momento per calmare e portare via il figlio.

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