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Palermo, furto in chiesa alla Noce: rubati candelabri e vasi di valore

PALERMO. Furto a Palermo nella parrocchia del Sacro Cuore alla Noce. La notizia è riportata in esclusiva sul Giornale di Sicilia in edicola. I ladri hanno scassinato una porta d’ingresso secondaria e hanno rovistato ovunque forse a caccia di soldi che non hanno trovato. Ma non sono andati via a mani vuote: hanno rubato candelabri in ottone e vasi sacri in argento, lasciando tutto in disordine.

La parrocchia è un’istituzione del quartiere sin dall’inizio del Novecento poichè lì insediarono il loro convento i frati minori conventuali e in quello stesso luogo operò fino al termine dei suoi giorni il celebre esorcista padre Matteo La Grua. A fare la scoperta sono stati i padri francescani, che nelle prime ore della mattina sono scesi al piano terra e hanno trovato forzata e aperta la porticina secondaria che porta in sacrestia.

Come riporta l'articolo a firma di Alessandra Turrisi, i frati hanno trovato cassetti dell’archivio aperti, documenti sparsi in giro, armadi che contengono paramenti sacri, ampolline, arredi e libri per le celebrazioni liturgiche, a soqquadro. Uno dei pannelli a cui sono appesi gli ex voto (piedi, cuori, occhi in argento offerti dalla gente nei decenni per grazie ricevute) staccato dalla parete e con alcuni oggetti fuori posto.

Il luogo che custodisce l’Eucaristia era spalancato, ma «per fortuna le ostie consacrate non sono state toccate» commenta padre Salvatore Lo Curcio, parroco da settembre scorso. C’era il timore che si potesse ripetere anche nella parrocchia del Sacro Cuore quello che avviene spesso nelle chiese della provincia, ossia il furto delle particole consacrate.

Dall’altare hanno sottratto solo tre candelabri in ottone e una piccola pisside (la coppa col coperchio che custodisce le ostie consacrate) in argento vuota, mentre altre tre pissidi sono state rubate da un armadio in sacrestia. Padre Lo Curcio ha subito presentato la denuncia del furto alla stazione dei carabinieri di piazza Principe di Camporeale. Ha fotografato le condizioni in cui sono stati trovati i locali dopo il raid notturno.

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