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Parte il mercato di riparazione, il Palermo blinda i big

PALERMO. Ufficialmente riaperto. Il mercato di riparazione apre oggi i battenti, i club riscaldano i motori, tra cui il Palermo che sicuramente non sarà la regina della sessione invernale ma che dovrà migliorare su alcuni settori per essere sicuro di non avere intralci verso la corsa alla serie A.

Sarà fondamentale innanzitutto confermare i big, tra cui Nestorovski, attaccante che piace a tanti club. Palermo che ha dato picche al Chievo per Struna, lo sloveno non si muove. Dovrebbe essere così anche per Rispoli, il laterale sta facendo molto bene e rappresenta una garanzia per l’undici di Tedino.

Lupo pensa ad un attaccante, sotto richiesta di Tedino; Monachello, nonostante il gol contro la Salernitana, non convince tantissimo, ecco allora che l’idea è quella di prendere un centravanti che possa rappresentare una valida alternativa a Nestorovski. Difficile arrivare a Di Carmine.

Secondo il Giornale di Sicilia, il Palermo starebbe facendo un pensierino a Galabinov del Genoa, ma il bulgaro vuole giocare con continuità e a Palermo c’è già Nestorovski. Non si muoverà Trajkovski, c’è un po’ di mercato per Embalo, così come per La Gumina, spetterà al Palermo decidere se cederli o trattenerli almeno fino a giugno.

Il ds Lupo già pronto per un mercato difficile e particolare: “I giocatori ricaricheranno le batterie – dice al sito ufficiale - io temo le consumerò tutte. Quello di gennaio è un mercato complicato e imprevedibile. Sarà un periodo intenso ma che affronto con serenità: la squadra ha dato ottime risposte. Augurio? Lo faccio a me stesso al Palermo e al mister, spero non sia una minaccia: speriamo di essere ancora qui a fare gli auguri per il 2019".

E ancora: “Bisogna migliorare nella capacità di stare in partita; spesso siamo in una posizione borderline, fra l’essere consapevoli della nostra forza ed essere presuntuosi e questo ci fa abbandonare la partita per qualche minuto, facendo rientrare gli avversari (come a Cesena o Pescara), anche in casa. Non ce lo possiamo permettere”.

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