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Palermo, inaugurata la nuova sede del Centro Studi "Paolo Borsellino" - Video

PALERMO. Si è svolta questa mattina, in via Bernini 52, la cerimonia di apertura della «Casa della memoria operante», la nuova sede del Centro Studi Paolo Borsellino, in un immobile confiscato alla mafia. Al taglio del nastro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso in via D’Amelio il 19 luglio del 1992, e presidente del «Centro Studi». Per il Comune erano presenti, l’assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina, il consigliere Francesco Bertolino e il presidente della V Circoscrizione, Fabio Teresi.

«Questo spazio, che un tempo era un buco nero in una città buia e oppressa dalla mafia - ha detto Orlando - oggi è diventato un luogo radioso dove regnano la legalità e la vita grazie alla presenza della Ccserma dei Carabinieri, dell’Ordine dei giornalisti e, adesso, di questa Casa comune, che accoglierà il Centro Paolo Borsellino, ma non solo. D’intesa con la Circoscrizione, infatti, vuole essere un punto di incontro per tutte quelle associazioni che condividono la visione di amore e di impegno per questa città. Essere qui - ha continuato - è il modo migliore per ricordare chi ha dato la vita per cambiare Palermo. E il cambiamento c'è, è in corso e lo stiamo mettendo in sicurezza per renderlo più profondo e irreversibile. Un plauso va sicuramente alle aziende comunali che hanno lavorato per rendere questo luogo ancora più fruibile».

Immagini di Marcella Chirchio

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