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Assalti ai carichi di sigarette, a capo della banda un dipendente Reset e sindacalista

Cesare Unniemi

PALERMO. Sindacalista della Uil Tucs e dipendente della Reset sarebbe Cesare Unniemi, 46 anni, il capo dei tredici arrestati ieri, accusati di far parte di una banda specializzata in assalti e rapine ai carichi di sigarette.

Unniemi, eletto dai dipendenti rappresentante sindacale della Uil Tucs, eletto dai dipendenti dell’azienda era chiamato "parrino" dal resto del gruppo e, si legge sul Giornale di Sicilia, ha alle spalle tre precedenti di spessore. Venne arrestato nel 2004 per una maxi rapina di sigarette a Santo Stefano di Camastra che fruttò 300 milioni di vecchie lire e in passato era già finito in cella per colpi ai depositi dei Monopoli di Stato a Lercara friddi e Modica.

Secondo gli investigatori, sarebbero lui e Alessandro Cannizzaro i capi della banda sgominata con gli arresti di ieri. I due sovrintendevano le riunioni organizzative ma di solito restavano defilati e non partecipavano direttamente all’assalto né alle procedure di scarico e di occultamento della merce, sovraintendendo invece agli aspetti organizzativi delle rapine.

"Abbiamo già provveduto alla sospensione cautelativa e abbiamo già predisposto gli atti per il procedimento di espulsione che sarà oggetto della prossima riunione degli organismi". Lo afferma la Uiltucs Sicilia in merito alla notizia che il capobanda era un iscritto alla Uiltucs nella società Reset. "Abbiamo appreso la notizia, come tutti, dagli organi di stampa, notizia che ovviamente ci coglie di sorpresa e ci lascia di stucco. Prendiamo le distanze da questa vicenda e in virtù dei principi etici che caratterizzano la nostra organizzazione abbiamo provveduto ai relativi adempimenti del caso con carattere d’urgenza nel rispetto dei principi di legalità che caratterizzano il nostro operato".

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