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Renzi in una scuola allo Zen, un bambino: "Stanco di vedere il mio quartiere sporco" - Video

PALERMO. Il segretario del Pd Matteo Renzi ha fatto visita nella scuola ''Giovanni Falcone'' allo Zen, l'istituto più volte oggetto di raid vandalici.

L'ultimo quest'estate, quando il busto in gesso che ritrae il magistrato ucciso nel 1992 è stato distrutto. Renzi si è fermato davanti alla statua in marmo che raffigura Giovanni Falcone, donata alla scuola dopo il raid, dall'associazione nazionale funzionari di polizia, e ricollocata all'ingresso dell'istituto, per un momento di raccoglimento.

Oltre a insegnanti e studenti ad attendere il segretario Dem, accompagnato dal sottosegretario alla Salute Davide Faraone, vi sono anche alcuni esponenti del Pd: dal segretario regionale Fausto Raciti, al presidente dell'Assemblea dem Giuseppe Bruno, al presidente del parco dei Nebrodi e responsabile nazionale legalità del Pd Giuseppe Antoci. ''In questa scuola - dice la professoressa Antonella Saverino, - si insegna con grande difficoltà spesso senza libri perché le famiglie di questi ragazzi non hanno i soldi per anticiparli perché spesso i buoni libro arrivano in ritardo. A Renzi chiediamo di farsi portavoce dei nostri disagi quotidiani, la cultura rende liberi e questi devono come tutti altri bambini avere l'opportunità di crearsi un futuro".

Durante la visita Renzi ha incontrato il comandante della caserma dei carabinieri del quartiere Zen -San Filippo Neri a Palermo, Davide De Novellis, con il quale ha parlato qualche minuto. "Tanti hanno parlato bene di voi, grazie di cuore per quello che fate", ha detto l'ex premier.

Poi incontra i ragazzi del quartiere: "La scuola è la capitale del futuro - prosegue -. So che i professori dicono che ci sono stati dei problemi con la legge 107. Noi abbiamo messo dei soldi nella scuola per dire che essa è al centro di tutto. La scuola è il centro non solo dello Zen, di Palermo, del Mezzogiorno. È l'esercito di maestri e professori - ha detto citando Gesualdo Bufalino - che sconfiggerà la criminalità e la mafia. Siamo venuti qua per scrivere nel nostro quaderno degli appunti che se non si riparte dalla scuola non c'è futuro" ha detto.

Un momento di commozione, la lettera che un ragazzino, Salvo, alunno della media legge davanti a tutti: "Sono stanco di vedere il mio quartiere con sporcizia di ogni tipo, macchine bruciate e violenza di ogni tipo, vorrei aver nella mia scuola migliore". Dopo il suo intervento la preside del scuola Daniela Lo Verde ha detto: ''I nostri figli sfogano la rabbia con i genitori, qui con noi, con il nostro personale, noi siamo il loro punto di riferimento. Questi bambini e ragazzi hanno bisogno di essere abbracciati costantemente".

Renzi torna sulla centralità della scuola: "In questi anni il Pil è stato negativo e ora è positivo. Il percorso di uscita dalla crisi porterà i suoi effetti ovunque, ma questa uscita dalla crisi non serve se non si investe nella scuola e nella ricerca. Quello che fa la differenza dalla Cina e dall'America è l'investimento sulla scuola. Per la prossima legislatura prendo un impegno - ha aggiunto il segretario del Pd - metteremo la scuola non solo al centro del dibattito politico ma al centro del 'villaggio'; deve essere al centro della vita di un luogo e dirlo da qui, dallo Zen ha un valore doppio. La tappa della scuola nel libro di questo viaggio - ha concluso - sarà la scuola dello Zen. Salvo - ha detto ancora Renzi rivolgendosi allo studente - Cercheremo di far sì che quella lettera non sia la lettera di Babbo Natale ma dell'impegno vero di una generazione".

Piccolo fuori programma per il corteo di auto di scorta che seguiva quella dove viaggiava Matteo Renzi. In prossimità della sede di Addiopizzo, dove il segretario del Pd ha incontrato i ragazzi dell'associazione, l'ultima vettura ha tamponato quella che la precedeva. Sono intervenuti gli agenti della polizia e della municipale.

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