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L'integrazione del lavoro in Sicilia, un convegno a Palermo per affrontare le sfide

PALERMO. Una soluzione sostenibile alle sfide poste dall’integrazione non può essere demandata ad una singola iniziativa o istituzione, ma richiede uno sforzo coordinato che metta in collegamento operatori del Terzo settore, enti locali, Università, scuole e migranti. E’ l’obiettivo del piano d’intervento della Regione siciliana che consiste nella strutturazione di una rete stabile tra tutti quei soggetti che possono contribuire a innalzare i livelli di qualità dei servizi e a realizzarne di nuovi attraverso un approccio completo ai diversi bisogni della persona migrante.

Alla Galleria d’Arte Moderna, nell’ambito della X edizione delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno, organizzate dalla Fondazione Curella, il Centro Studi e Ricerche Giuseppina Arnao, di concerto con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Interno, la Regione Siciliana e le Università degli Studi di Catania, Messina e Palermo, ha promosso una giornata di riflessione su un tema che riguarda le diverse migrazioni come le diverse povertà con riferimento alle capacità di inclusione.

Presenti all’incontro, moderato dalla responsabile delle news di Tgs Marina Turco, Pietro Busetta, presidente della Fondazione Curella, il delegato del sindaco di Palermo Juan Catalano, il vice prefetto Antonino Oddo, in rappresentanza del prefetto Antonella De Miro, Fiorella Palumbo dell’Ufficio Scolastico regionale, Eliana Marino in rappresentanza di Confindustria Sicilia, il professore il pro rettore dell’Università di Palermo Fabio Mazzola, il professore Giuseppe Vecchio dell’Università di Catania, il professore Michele Limosani dell’Università di Messina, il coordinatore della cabina di regia interuniversitaria sulle politiche pubbliche Massimo Rizzuto, il professore Sebastiano Bavetta dell’Università di Palermo e i rappresentanti della Regione Siciliana e del Ministero delle Politiche sociali.

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