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Niente preghiere in classe, il dirigente della Ragusa Moleti: "Ho solo applicato le regole"

PALERMO. Oltre alle immagini dei papi che erano appese alle pareti della sede centrale della scuola Ragusa Moleti, il dirigente Nicolò La Rocca ha tolto anche quella di Giovanni Paolo II che si trovava nell'ufficio che gli è stato assegnato quando lo scorso settembre ha assunto il ruolo.

Da alcune ore il dirigente scolastico è riunito con i dirigenti dei circoli: stamani con una circolare ha vietato agli insegnanti di fare recitare le preghiere ai bambini. E ha rimosso tutte le immagini sacre che si trovavano nella scuola, alcune anche da trent'anni.

"Ci sono state delle segnalazioni da parte di alcuni genitori in merito alla presenza di alcune statue particolarmente ingombranti - ha detto La Rocca - che rappresentavamo simboli religiosi e quindi è stata chiesta la rimozione di queste statue molto grandi che si trovavano negli spazi comuni. Poi è stata segnalata l'usanza, non so se vero o no, di recitare le preghiere prima della merenda o comunque nell'orario curriculare. Io nella circolare ho evidenziato un parere dell'Avvocatura dello Stato che esclude che si possano fare celebrazioni religiose durante l'orario curriculare".

"Non ho mai parlato di usanza assurda, ma ho sempre detto usanza diffusa - aggiunge - Alle mie spalle ho il crocifisso la sua presenza è normata dalla legge come vede e non ci sono problemi".

"La segnalazione non è stata fatta a me ma a un giornale. Qui nessuno è venuto a lamentarsi".

Immagini di Marcella Chirchio

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