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"Basta precariato", i ricercatori occupano il Cnr di Palermo

PALERMO. I circa 140 precari del Cnr di Palermo hanno occupato per protesta la sede di via Ugo La Malfa, chiedendo che nella finanziaria in approvazione al Senato venga inserita una misura per procedere alla stabilizzazione del personale precario, «già indicata nel Piano di fabbisogno».

«Il 40% dei dipendenti del Cnr lavora con forme contrattuali che la legge definisce precarie e atipiche: 4.500 dipendenti su oltre 11.500 in servizio. 2.000 lavoratori hanno un contratto a tempo determinato, i restanti 2.500 lavorano con assegni di ricerca e CoCoCo. Questa situazione è conseguenza di un vuoto normativo e il governo dispone degli strumenti per ottenere la stabilizzazione di tutto il personale precario attraverso uno stanziamento di fondi ad hoc, 120 milioni 211 mila euro: a tanto ammonta la previsione di spesa del Piano triennale delle attività, presentato dal Cnr e approvato dal Miur per la copertura dei precari», scrivono i precari palermitani in una lettera inviata al sindaco della città, Leoluca Orlando, affinché sostenga le loro istanze.

A Palermo il Cnr ha un istituto e otto unità operative di supporto, con 140 precari. Le ricerche vengono condotte in agraria, biologia, genetica, biofisica, chimica, ingegneria, medicina, oncologia, tecnologie didattiche e reti ad alte prestazioni.

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