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Stabilizzazione di 53 precari a Palermo, c’è il sì per gli ex articolo 23

PALERMO. L’amministrazione stabilizza a tempo indeterminato 53 lavoratori ex art. 23. Mette fine a un bacino di precariato che lavora ininterrottamente negli uffici dal 2004, peraltro dando corso a una espressa previsione normativa che tende a chiudere una stagione che nel sud Italia ha creato una sovrabbondanza impiegatizia spesso difficile da collocare.

La giunta ha approvato la delibera che, però, rimane congelata, in attesa di essere applicata per via di una norma di legge che vieta le assunzioni a qualsiasi titolo «anche in riferimento alle stabilizzazioni in atto» in mancanza del bilancio consolidato. Si tratta di un atto sintetizzabile come il compendio dei bilanci del Comune e delle aziende partecipate e dovrebbe dare una rappresentazione più precisa dello stato di salute economica e finanziaria dell’ente capogruppo.

Al momento questo bilancio non è ancora stato preparato e dovrà essere sottoposto al giudizio e alla successiva approvazione del consiglio comunale. Cavilli burocratici a parte, per questi lavoratori è comunque arrivata la fine di un lungo percorso lavorativo che li ha tenuti a lungo sull’ottovolante.

Per la verità loro già da tempo lavoravano 36 ore a settimana a totale carico del bilancio comunale. Ragione per cui si tratta, di fatto, di modificare la loro situazione giuridica per quanto riguarda il rapporto con Palazzo delle Aquile. Secondo quanto si legge nell’atto, la procedura non grava sulle capacità «assunzionali dell’amministrazione» visto che questi lavoratori sono già inseriti nella dotazione organica e già prendono regolarmente lo stipendio.

Il loro costo annuale è di un milione e 851 mila euro. «È un altro tassello che portiamo a compimento - spiega l’assessore Gaspare Nicotri, con delega al Personale - sul fronte della regolarizzazione delle posizioni lavorative».

Andando nello specifico della delibera. La procedura di stabilizzazione riguarda un istruttore amministrativo (categoria C1), un assistente sociale (D1), 13 esperto amministrativo (D1), 2 esperto di attività sportive (D1), 4 esperto contabile (D1), 6 esperto culturale bibliotecario (D1), un esperto tecnico progettista (D1), 3 funzionario tecnico agronomo (D3), 16 funzionario tecnico architetto (D3), 3 funzionario tecnico geologo (D3), 1 funzionario tecnico progettista (D3), 2 psicologo (D3).

Tecnicamente ora la procedura prevede una modalità di stabilizzazione che passa per un concorso per titoli ed esami riservato a coloro che hanno appunto tutta una serie di requisiti. Fra cui quello di essere in servizio alla data di entrata in vigore della legge 296 del 2006 (direttiva sull’assunzione dei lavoratori socialmente utili) da almeno tre anni.

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