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Morì in un incidente, un festival musicale in ricordo di Dario per il suo compleanno

PALERMO. Domani avrebbe compiuto trentuno anni se un’Alfa 159 della polizia, nella notte tra l’8 e il 9 giugno in via Sammartino, all’angolo di via Dante, a Palermo non l’avesse preso in pieno facendolo balzare lontano dalla sella della sua Vespa.

Domani avrebbe compiuto trentuno anni se un’Alfa 159 della polizia, nella notte tra l’8 e il 9 giugno in via Sammartino, all’angolo di via Dante, non l’avesse preso in pieno facendolo balzare lontano dalla sella della sua Vespa. Un incidente che è costato la vita a Dario Farrauto, proprietario del Mod Café - uno dei pub più frequentati della movida palermitana - e molto dolore a Luca La Russa, l’amico che con Dario ha condiviso in tempo reale la tragedia: per lui una frattura del femore destro, una lussazione alla mandibola e diverse escoriazioni.

Il bollettino di una notte terribile scolpita nella memoria e nei cuori, ancora sanguinanti, dei familiari e degli amici di Dario. Che hanno deciso di festeggiare il suo compleanno, oggi pomeriggio a partire dalle 18.30, con una serata evento proprio in quel Mod Cafè tanto voluto da Dario, sintesi perfetta delle due passioni che ha coltivato da sempre: la cucina e la musica. Un luogo capace di riunire, grazie al trascinante carisma del «Farra», tutta la «Palermo musicale».

Perché, ricorda il padre Gianni, «amava dare spazio a chiunque avesse qualcosa da esprimere, senza pregiudizi, senza retorica». Dario continua a essere per tutti una fonte d’ispirazione: «Ceremony D.S.C.N.», infatti, è il titolo della festa. L’acronimo, Dario Sempre Con Noi, ormai, è diventato un refrain per nulla banale ma sempre pieno di significato, che accompagna le serate del Mod Café. Il dolore non si dimentica ma oggi, assicurano gli organizzatori, non ci sarà spazio per la tristezza. Le lacrime lasceranno il posto ai sorrisi. «Sarà una festa in musica, proprio come vorrebbe Dario», afferma il fratello Carlo.

«Noi familiari e tutti i suoi amici più stretti - prosegue - siamo convinti che per il suo trentunesimo compleanno, avrebbe voluto festeggiare così. Vorremo che diventi un appuntamento annuale da condividere con la città». Jam session, buona musica e buon cibo saranno gli ingredienti principali di una serata che non si limiterà al ricordo, ma che porta con sé un’importante finalità benefica. Infatti, il ricavato della serata sarà interamente devoluto all’«associazione familiari e vittime della strada». «Questa serata dovrà servire da sveglia», dice Carlo Farrauto, «perché non si può morire così. Non si può morire per una sciocchezza. Vogliamo dare un forte segnale alla cittadinanza palermitana e fare capire che alla guida serve grande attenzione».

Un messaggio rivolto a tutti, nessuno escluso, che, dovrebbe fare ancor più riflettere, dopo la lunga scia di morti che, dalla scorsa estate fino a pochi giorni fa, hanno riempito le strade siciliane. La famiglia Farrauto continua ad andare avanti nella memoria di Dario ma reclama giustizia per un incidente dalle dinamiche ancora poco chiare per il quale il poliziotto al volante dell’Alfa 159 è indagato con le accuse di omicidio stradale e lesioni gravi. Secondo alcuni testimoni, quella notte, l’auto, a velocità sostenuta, sarebbe passata col semaforo rosso e a sirena spenta: «Si deve fare chiarezza su quanto è successo», afferma con decisione il padre Gianni: «Vogliamo capire qual è la verità anche se nessuna giustizia potrà cancellare il nostro dolore», conclude. Sul palco si alterneranno nove gruppi locali: i Fancies, 12 bbr, Pennyless, Alan de ros Genesis, Livio Corselli, The Groove Lines, Flac, Marco Sollami e Luca Porter. Dario sarà lì ad ascoltarli ma questa volta non potrà suonare con loro.

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