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Mafia, 4 condanne per estorsione: 15 anni ciascuno ai Lo Piccolo

PALERMO. La prima sezione della corte d’appello, ribaltando la prima sentenza di secondo grado, ha condannato per estorsione a 15 anni ciascuno Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Otto anni per la moglie del capomafia di San Lorenzo, Rosalia Di Trapani, un anno e otto mesi per il collaboratore di giustizia Marcello Trapani. Erano tutti accusati di avere imposto il pizzo sull'affitto di un locale commerciale. Erano stati condannati con tre diversi processi in primo grado, poi riuniti in appello. Dopo era arrivata l’assoluzione in secondo grado e l’annullamento della Cassazione con rinvio ad altra sezione.

Secondo la ricostruzione della Procura, Trapani, che dei Lo Piccolo era l'avvocato, sarebbe andato ben oltre il mandato legale, facendo da tramite fra l'imprenditore e Rosalia Di Trapani che, in assenza del marito e del figlio, si sarebbe occupata dell'estorsione. La vicenda ruotava attorno all'affitto di una macelleria. Nel 2006 il commerciante Gioacchino Conigliaro avrebbe voluto aprire il negozio “Il mercatone della carne” in una palazzina di via Tommaso Natale. I locali erano di proprietà dell'imprenditore Pietro Mansueto (poi assolto con sentenza definitiva).

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