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Trofeo 1001VelaCup al Circolo della Vela Sicilia, sfida fra atenei nel golfo di Mondello

PALERMO. Equipaggi provenienti da nove atenei, più di 60 atleti “accademici”, barche progettate e realizzate all’interno delle università.

E il Trofeo 1001VelaCup – regata tra università organizzata con il Circolo della Vela Sicilia - che si svolgerà fino a domenica nel Golfo di Mondello.

Tredici le imbarcazioni, di 4,60 metri di lunghezza dotate di ben 33 mq di vela ciascuna, con equipaggi costituiti unicamente da studenti, si sfideranno in quello che ormai è diventato un appuntamento fisso per quegli atenei che nella ricerca applicata e nell'innovazione credono ed investono costantemente.

Sono passati 11 anni da quando i primi prototipi hanno girato tra le boe a largo di Monte Argentario, nel 2007 per la manifestazione ideata dagli architetti Massimo Paperini e Paolo Procesi.

“1001VelaCup è una manifestazione innovativa, sportiva e dal forte impatto sociale che il Circolo della Vela Sicilia, ha avuto il privilegio di organizzare per quattro edizioni – ha detto il presidente del CVS, Agostino Randazzo. Sono molto contento che in questa XI edizione, regaterà per la prima volta, anche un equipaggio straniero (Karlsrhue - Germania), ciò a testimonianza dell’eco internazionale che 1001VelaCup sta acquisendo edizione dopo edizione. L’innovazione e la creatività – princìpi di 1001 Vela Cup – sono allo stesso tempo i punti cardine di "Palermo Capitale dei Giovani 2017", questa manifestazione dunque non può che essere in linea con gli intendimenti e lo spirito che il riconoscimento comporta per la nostra città”.

Le barche, che veleggeranno nello specchio d’acqua antistante il Circolo della Vela Sicilia, rispondono fedelmente a dei criteri che puntano anche a stimolare la progettazione sia sul piano dell'innovazione che della sostenibilità ambientale. E’ previsto infatti che i materiali utilizzati siano biocompatibili e riciclabili. Ed ecco che per spingere le prestazioni al massimo, vi sono scafi in composito di lino, canapa, sughero, per il quale sono state utilizzate resine "bio”, derivate da frumento e anacardo, e realizzate appendici e timonerie rinforzate con fibra di basalto. E ancora, architetture avveniristiche con barche strettissime munite di foils, come per gli aliscafi, vele alari, con un'efficienza aerodinamica del 30% maggiore all'equivalente vela tradizionale.

Ma la ricerca e l'innovazione non finiscono qui: per la progettazione e la realizzazione le università adottano sistemi computerizzati di altissimo livello, svolgono prove in vasca navale ed in galleria del vento per mettere a punto scafi e velature sempre più performanti, e tutto questo con e per gli studenti ai quali viene offerta un'occasione eccezionale per crescere professionalmente.

“Il punto di forza del Trofeo 1001VELAcup - spiega il presidente e ideatore della manifestazione, Massimo Paperini - è questo nuovo modo di fare didattica basato sull'esperienza pratica del costruire e del verificare al vero, un metodo condiviso da moltissimi atenei. Per essere un progettista non è sufficiente progettare, è necessario anche avere cognizione di come si può costruire e, nel caso dell'architettura navale, è basilare anche saper condurre una imbarcazione”.

“Con questa iniziativa – spiega Paolo Procesi, vice-presidente di 1001VelaCup - abbiamo voluto motivare gli atenei a mettere in gioco le loro risorse ed a condividerle, a far lavorare insieme docenti e studenti per uno scopo comune. Questo metodo didattico ha inoltre aperto agli studenti delle finestre sul mondo della ricerca, prima slegata dall'insegnamento e i risultati non si sono fatti attendere: grazie a 1001VELAcup studenti e docenti hanno potuto sperimentare tecnologie sostenibili, alcune delle quali mai impiegate per la nautica, come ad esempio l'utilizzo di tessuti in lino e canapa per gli scafi, in anticipo di qualche anno rispetto ad analoghe esperienze d'oltreconfine”.

1001VELAcup non è dunque solo barche e competizione, è anche scambio e condivisione dei risultati, un catalizzatore delle energie coinvolte nella progettazione, nella didattica, nell'innovazione e nella ricerca.

La regata si disputerà in più prove per concludersi domenica con la cerimonia di premiazione.

Immagini di Marcella Chirchio

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