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Venti giorni di agonia, morto l'anziano rapinato e picchiato in casa a Palermo

PALERMO.  Per 20 giorni ha lottato per sopravvivere, con forza. Ma non è stato sufficiente. Giovan Battista Riccobono, 89 anni,  pestato a sangue in casa sua lo scorso 25 agosto è morto in un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale Villa Sofia.

Un rapinatore è entrato nella sua abitazione per rubare pochi spiccioli, un orologio e una fede, un regalo della moglie e lo ha massacrato. Il responsabile è ancora sconosciuto, e adesso è accusato di omicidio. Indagano i carabinieri, ma non ci sono testimoni che hanno assistito alla scena nella casa in Largo Campofiorito, dove l'anziano viveva da tempo. L'autore potrebbe essere qualcuno che lui conosceva, qualcuno di cui l'uomo si fidava tanto da aprirgli la porta e farlo entrare. Dopo essere stato picchiato è riuscito a chiamare uno dei due figli che lo ha soccorso e portato in ospedale.

Dopo il ricovero in gravi condizioni i figli avevano scritto alla pagina Facebook del Giornale di Sicilia per raccontare l'accaduto. Le sue condizioni, che sin da primo momento erano apparse molto gravi, si sono poi aggravate.

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