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Cocaina dal Sud America alla Sicilia, blitz da Palermo: 19 misure cautelari - Nomi e foto

PALERMO. Fiumi di droga fra il Sud America e la Sicilia. Una rete scoperta da polizia e guardia di finanza che da questa mattina sta portando avanti 19 misure cautelari nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, per “reati in materia di stupefacenti aggravati dalla transnazionalità”.

Tredici le persone finite in carcere, quattro agli arresti domiciliari, altre due raggiunte da misure alternative.

Un blitz, nell’ambito delle operazioni “Cinisaro” e “Meltemi”, coordinate dalla locale Dda e portate avanti da polizia e finanza di Palermo, con risvolti, oltre che in Sicilia, anche in Calabria e Campania.

Al centro dell'inchiesta una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, un trafficante di 38 anni di Carini, Alessandro Bono, che avrebbe fatto da collegamento fra i narcos di Colombia, Venezuela, Ecuador e Costarica e la Sicilia. Chili di droga portati nell'Isola e poi distribuita nelle piazze dello spaccio: a Palermo, prima di tutto, ma non soltanto tra gli obiettivi anche i clienti dello costa Ovest di Carini, Capaci, Partinico. E poi a Trapani, a Salemi, a Mazara del Vallo e a Marsala.

La droga, secondo la le indagini della procura di Palermo, sarebbe stata ordinata attraverso corrieri "ordinari" e ignari del carico che stavano portando dal Sud America all'altra parte del mondo. Cocaina nascosta all'interno del parquet, di caffettiere, di libri.

Cocaina comprata a caro prezzo: la quotazione è di 30mila euro al chilo comprata "all'ingrosso". I componenti dell'organizzazione viaggiavano con tutto il necessario: un piccolo bagaglio e i cellulari Black Berry. Gli investigatori stanno cercando di decifrare la chat del telefonino che veniva utilizzata dai trafficanti.

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