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Omicidio al Capo, arrestato il complice. Altri indagati, anche la nonna della vittima

PALERMO. C'è una nuova tappa nelle indagini sull'omicidio di Andrea Cusimano, consumato sabato 26 agosto al mercato del Capo di Palermo. E’ stato arrestato il complice di Calogero Lo Presti, fermato pochi minuti dopo il delitto. 

In manette è finito ora Fabrizio Tre Re, pluripregiudicato e sorvegliato speciale di 27 anni. Tre Re, fratello della madre di Lo Presti, avrebbe accompagnato il nipote con una Smart nera intestata alla moglie.

Ma perché il fruttivendolo del Capo è stato freddato la mattina del 26 agosto? Secondo le ricostruzioni degli inquirenti sembra che tutto sia nato da una lite in un pub della Vucciria tra componenti delle famiglie Lo Presti e Cusimano, probabilmente il padre del presunto assassino e il fratello della vittima.

Una lite che nessuno aveva denunciato ma tanto importante da far scatenare un omicidio in pieno giorno. Lo Presti e Tre Re, infatti, hanno agito di fretta senza un’organizzazione più dettagliata del delitto. Infatti non si sono preoccupati di prendere una macchina che non fosse a loro collegabile e hanno anche utilizzato un vecchio revolver calibro 8.

Quella mattina l’anziano della famiglia Lo Presti, il padre di Calogero, è arrivato davanti alla bancarella dei Cusimano, al Capo, per chiedere conto della lite della sera prima. Così tra i figli Calogero Lo Presti e Andrea Cusimano sarebbe scattato un nuovo diverbio. Il presunto killer avrebbe inseguito la vittima tra le bancarelle del mercato e poi sparato.

Una gazzella dei carabinieri è riuscita ad intercettare l'omicida prima che riuscisse a scappare con il complice, Tre Re appunto, a bordo di una Smart nera. L’auto è stata trovata nei giorni successivi all’interno di un magazzino.

I carabinieri del comando provinciale di Palermo, intanto, hanno notificato anche avvisi di garanzia a Teresa Pace, 84 anni, nonna della vittima, a Giuseppe Di Salvo, 41 anni, titolare del bar che si trova di fronte alle bancarella dei Cusimano, e a Giovanni Lo Presti, 45 anni, padre di Calogero Pietro. Sono accusati di favoreggiamento. La nonna della vittima tre giorni dopo l'omicidio si recò in carcere e raccontò al figlio Silvio Bertolino, zio del fruttivendolo, quanto era accaduto e aveva visto.

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