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Simonetta Agnello Hornby racconta in un libro la disabilità

ROMA. Un viaggio alla scoperta delle bellezze artistiche, dalla Sicilia ai parchi di Londra, attraversando il patrimonio dell’Italia, ma anche le barriere architettoniche che ne limitano l’accesso. E’ l’atteso e speciale 'Nessuno può volarè di Simonetta Agnello Hornby, accompagnata dal figlio maggiore George, che da quindici anni convive con la sclerosi multipla.

Il progetto editoriale diventerà un libro, in uscita il 28 settembre per Feltrinelli, un film documentario, tra le principali novità dell’autunno di LaF (Sky, canale 139), che lo manda in onda il 25 ottobre, e un tour di incontri nelle maggiori città italiane. Realizzato con Pesci Combattenti, il film documentario sulla disabilità intreccia, come il libro, la cultura, l’arte e la storia con la vicenda familiare dell’autrice. E la voce di George si alterna a quella della madre come un controcanto ironico, ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli di chi si muove in carrozzella.

«Come noi non possiamo volare, così George non avrebbe più potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi. Nella vita c'è di più del volare, e forse anche del camminare. Lo avremmo trovato, quel di più» afferma l'autrice bestseller che con i suoi libri ha venduto in Italia oltre un milione di copie e alla quale, nel giugno 2016, il presidente della Repubblica ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.

Il racconto parte dall’inconsueta famiglia siciliana della Agnello Hornby, dove si cresce con la consapevolezza che si è "tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un pò 'stranè», fino ai più recenti viaggi con i nipoti e il figlio George, con il quale la scrittrice era apparsa nel 2015 su Rai3, nel documentario on the road Io&George, un viaggio da Londra alla Sicilia per far crescere la consapevolezza dei problemi affrontati dai disabili.

In 'Nessuno può volarè l’autrice de La Mennulara ci fa conoscere, in una serie di ritratti, la cugina sordomuta Ninì, l'amata bambinaia ungherese Giuliana, un pò zoppa, il padre con una gamba malata, e la «pizzuta» prozia Rosina, cleptomane: quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche. E poi George, il figlio maggiore del quale non è facile accettare la malattia, ma è possibile e la chiave di volta è tutta in quel "nessuno può volare».

Il viaggio della Agnello Hornby, che ha sempre cercato di legare la professione di avvocato e la sua scrittura all’impegno per sostenere le cause dei minori e degli emarginati, diventa così, soprattutto, un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni.

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