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Poliziotti in bici contro gli scippatori a Palermo: due arresti per furti su un'auto

PALERMO. Ha preso il via il servizio di prossimità e di controllo del territorio assicurato in città e in provincia dalla Polizia di Stato.

Gli agenti si avvalgono ora di nuovi mezzi per perlustrare il territorio, ovvero le biciclette, adatte a rendere più agile l’azione dei poliziotti nei luoghi tradizionalmente frequentati da cittadini e turisti durante i mesi estivi. La nuova modalità di controllo del territorio è, dunque, protesa principalmente alla repressione degli scippi. Le biciclette a disposizione degli agenti sono state donate da un’azienda locale e assegnate ai poliziotti di quartiere, e serviranno per dare slancio al contrasto del borseggio nei classici luoghi della movida e di ritrovo estivo, nonché a rendere più incisivo il servizio di «polizia di prossimità», attraverso un più immediato contatto con cittadini e commercianti.

I nuovi controlli sono stati predisposti sul litorale di Mondello e all’interno del grosso centro storico palermitano, ma anche sull’altro versante costiero della provincia, quello orientale, fino addirittura a Cefalù, dove ora non sarà infrequente vedere pedalare poliziotti con i caschetti da ciclista. L’utilizzo della bicicletta potrà assicurare movimenti più rapidi e interventi più anche all’interno di parchi e aree verdi della provincia. Intanto, però i tentati furti si continuano a registrare. La polizia ha arrestato due giovani, Alfonso Maranzano, pregiudicato di 25 anni e Giovanni Buscemi, incensurato di 32, entrambi palermitani di viale Michelangelo, responsabili dei reati di furto, tentato furto aggravato in concorso su autovettura e ricettazione. Gli agenti appartenenti all’ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico, in servizio di controllo del territorio, intorno alle 2.30, hanno notato movimenti sospetti in via Veronese, dove i due uomini si erano allontanati a bordo di una Fiat Punto, a fari spenti.

Una volta raggiunti i due, i poliziotti hanno riscontrato una certa insofferenza al controllo e giustificazioni poco convincente. I due giovani, infatti, hanno giustificato la loro presenza in quella zona della città, riferendo di cercare oggettistica da rivendere al mercato di Ballarò e che l’au - to su cui viaggiavano era stata loro prestata da un non precisato conoscente. Una versione dei fatti che non ha convinto gli agenti.

La vettura su cui sono stati sorpresi, a un controllo nella banca dati della polizia, è risultata oggetto di furto. Un’automobile con evidenti segni di forzatura e il cilindretto di accensione manomesso. All’interno della vettura, inoltre, sono state trovate nove batterie per auto e altri attrezzi utili allo scasso.

Nel frattempo, altre pattuglie erano intervenute nei controlli della zona interessata dall’inter - vento, e hanno scoperto altri due mezzi «visitati» dai due «topi d’au - to»: la prima, una Fiat 600, nella quale i cilindretti delle portiere erano visibilmente forzati, il cofano aperto e la batteria spostata dal suo alloggio, con i cavi di collegamento ai morsetti recisi; la seconda auto, una Fiat Punto, oltre ai cilindretti delle portiere e l’allog - giamento dell’autoradio danneggiati, era anche priva della batteria. Buscemi e Maranzano sono stati arrestati per i reati di furto e tentato furto aggravato in concorso e denunciati per il reato di ricettazione

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