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Delitto Fragalà, ammesse le parti civili

PALERMO. La corte d'assise di Palermo che celebra il processo per l'omicidio del penalista Enzo Fragalà, ucciso a bastonate davanti al suo studio il 23 febbraio del 2010, ha ammesso le richieste di costituzione di parte civile del Consiglio nazionale Forense, del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Palermo, della Camera Penale, del Comune di Palermo, dell'associazione Caponnetto e dei figli, della moglie e della madre dell'avvocato ucciso.

Rigettate invece le eccezioni preliminari delle difese dei sei imputati. Per la Procura, che ha chiesto e ottenuto il rito immediato, Fragalà sarebbe stato ucciso da Cosa nostra perché aveva convinto alcuni clienti a collaborare con gli investigatori.

La mafia aveva progettato un raid punitivo per dare una lezione a tutta la categoria, ma l'aggressione fu talmente violenta che portò alla morte del legale. Il processo è stato rinviato al 14 settembre.

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