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Catania ed Evola polemici per l'esclusione dalla giunta, Orlando: "Ma restano in squadra"

PALERMO. "A chi molto ha dato molto viene chiesto, a noi molto è stato dato in termini di consensi e ora molto deve essere chiesto in termini di azione concreta". Così il sindaco Leoluca Orlando ha commentato con i giornalisti la formazione sulla nuova giunta che ha visto la conferma di quattro degli uscenti Cusumano, Arcuri, Marino e Marano.

Grandi 'esclusi' sono Giusto Catania e Barbara Evola che per Sinistra Comune hanno ottenuto un risultato elettorale che consentirà loro di entrare da consiglieri comunali a Palazzo delle Aquile, e l'assessore Agnese Ciulla, presente alla conferenza stampa e più volte ringraziata dal sindaco che di lei ha detto: "Continuerà ad essere in squadra".
E sulla loro esclusione dalla giunta non nascondono il loro disappunto Catania ed Evola, che in un post su Facebook scrivono: "Può sembrare paradossale: nel momento in cui la città ha mostrato, col consenso elettorale, di apprezzare le nostre scelte politiche ed amministrative il sindaco sceglie di fare a meno del nostro contributo nell’esecutivo cittadino. In realtà il quadro politico è cambiato e Leoluca Orlando ha deciso di giocare, da protagonista, la partita delle prossime elezioni regionali, evitando di turbare equilibri all’interno delle forze politiche che, convertite improvvisamente sulla via di Damasco, lo hanno sostenuto alle elezioni. Così si rischia di trascurare il governo reale della città. Noi continueremo a lavorare, con grande entusiasmo e rinnovato impegno, in Consiglio comunale affinché rimanga in vita “l’anomalia Palermo”.

Ma su Evola e Catania, Orlando ha precisato: "Non ci sono perché, in coerenza con la regola che ci siamo dati, e cioè che i consiglieri comunali della passata legislatura non possono fare parte della giunta: ma - ha precisato - coloro che non sono in giunta continueranno ad essere in squadra".

"L'impianto culturale e politico rimane quello - ha aggiunto Orlando - per consolidare un cambio culturale che ha cambiato il volto della della città e la vita quotidiana dei palermitani. Tutti i servizi locali come acqua e rifiuti sono e rimangono pubblici. Il vero cambio culturale di questa città sta nel fatto che le forze politiche hanno accettato un civismo politico fondato su un programma chiarissimo, in piena continuità con le scelte degli ultimi 5 anni, questa è una giunta politica. Teniamo molto al rapporto di collaborazione con il Consiglio comunale che - ha concluso il sindaco - come nella precedente esperienza, mi auguro possa proseguire senza atteggiamenti ostruzionisti".

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