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"Area abusiva e lavoro in nero": maxi multa da 110 mila euro per un locale all'Addaura

PALERMO. E’ scattata una multa da 110mila euro per i gestori del locale Addaura Wave Srl nel Lungomare Cristoforo Colombo a Palermo. I militari della compagnia San Lorenzo insieme ai carabinieri del Nas e del Nil, oltre a personale dell’Arpa e della Siae, hanno proceduto alla verifica delle autorizzazioni e del rispetto delle norme.

Al termine dell’ispezione militari del Nas hanno riscontrato delle carenze strutturali. E’ stata trovata un’area abusiva adibita a deposito alimentare e di bevande, mentre i carabinieri del Nil hanno verificato la presenza di sei  lavoratori in nero su 10, tra  i quali anche un extracomunitario privo del permesso di soggiorno, che lavorava nelle cucine.

Dal controllo alla banca dati è emerso che l’extracomunitario non aveva ottemperato all’ordine emesso nel settembre 2016 dal questore di Taranto di lasciare il territorio nazionale, venendogli notificato un nuovo decreto di espulsione.

Mentre il proprietario della Nuova Birreria Addaura in largo Salvatore Caronia Roberti è stato denunciato per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. La verifica dei tecnici dell’Arpa infatti ha accertato che il volume della musica era superiore ai limiti consentiti.

I gestori del locale Addaura Wave precisano: “Noi abbiamo portato ieri ai carabinieri la documentazione che ci è stata richiesta, perciò non esiste alcun documento di sospensione dell’attività. Nel verbale dei militari che abbiamo in mano non è stata quantificata una sanzione ancora. Non capiamo su che base sia stata calcolata l’ipotetica multa da 110mila euro. I carabinieri hanno trovato 5 persone che stavano suonando nel nostro locale dal vivo come ogni sera. Queste persone non fanno parte dello staff del nostro locale. Si tratta quindi di una prestazione occasionale di lavoro. Per quanto riguarda il ragazzo extracomunitario è una persona che ci aiuta ogni tanto a pulire a buttare i rifiuti la sera, al quale noi diamo da mangiare come ricompensa. I carabinieri hanno trovato delle casse di acqua e di birra in uno spazio all’aperto vicino alla cucina. Tutto lo spazio che noi usiamo ci è stato dato Assessorato regionale Territorio e ambiente. Provvederemo a comprare un cassone refrigerato per evitare che con il sole queste bevande possano deteriorarsi”.

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