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Zamparini: "Baccaglini non è un mio rappresentante, sono solo cattiverie"

PALERMO. Maurizio Zamparini torna a parlare e prova a fugare ogni dubbio sulla delicata situazione del Palermo Calcio.

L'attuale proprietario del club rosanero parla a forzapalermo.it: "Con Baccaglini abbiamo parlato del budget da mettere a disposizione. Ad oggi non sono arrivati i soldi, ma penso che arriveranno nel giro di dieci giorni. Se non arrivassero loro, ci sarei io - dice Zamparini - l'accordo è stato ratificato ma lei sa che se ratifica il contratto per l’acquisto di un appartamento, se ad un certo momento l’appartamento non viene pagato, l’accordo non serve a niente".

E ancora: "Sono stati ratificati i nostri bilanci, i nostri dati economici, che sono stati accettati dalla banca. Adesso aspettiamo che la banca liberi i fondi, non per il Palermo, ma a loro per comprare la squadra. Ma non abbiamo parlato di questo, abbiamo parlato solo della questione tecnica, perché i soci inglesi mi hanno detto: Zamparini, tu anche se vuoi star fuori, ti devi interessare per creare il team, data la tua esperienza. E siccome a Paul voglio bene come se fosse un figlio, penso che lui possa essere la mia continuazione. Mi fa male sentire quando dicono che Baccaglini è un mio rappresentante. Sono solo cattiverie".

Zamparini parla dell'ormai imminente closing: "Se c’è il dubbio fa più male a me che a voi. Io me ne voglio uscire, soprattutto per la mia età. Lo sto dicendo da due anni. Non è la questione economica ad interessarmi, il Palermo è un’azienda sanissima. È una questione dirigenziale. Per adesso mi metto a disposizione per trovare i Tedino, i Lupo, i Francavilla, per mettere un team a disposizione loro che non vengono dal calcio. E ho messo a disposizione la mia consulenza ogni qual volta mi venga richiesta".

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