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Firme false M5S e rinvii a giudizio, Ciaccio: mi dimetto dall'Ars

Giorgio Ciaccio

PALERMO. "Stop. Il mio cammino all'interno delle istituzioni finisce qui. Continuerò a sposare, come prima e più di prima, la causa del Movimento 5 Stelle e della Sicilia, ma fuori dal Parlamento. Nei prossimi giorni formalizzerò le mie dimissioni dall'Assemblea regionale siciliana". Lo scrive sul suo profilo Facebook il deputato regionale del M5S Giorgio Ciaccio, autosospeso dal M5S e rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta firme false.

"Un rappresentante della massima istituzione regionale, diceva Paolo Borsellino, non deve soltanto essere onesto, ma deve anche apparire tale. Cosa che il mio rinvio a giudizio - prosegue Ciaccio - rischia di compromettere, proiettando ombre sul mio operato futuro e rischiando di danneggiare il progetto politico del Movimento 5 Stelle, che ho rappresentato con onore all'Assemblea regionale siciliana".

"Chi mi conosce e, soprattutto conosce la mia storia personale, sa chi sono - conclude - e che tipo di lavoro istituzionale ho portato avanti in questi quasi cinque anni, come portavoce del Movimento 5 Stelle, e sa che ho sempre posto al centro delle mie battaglie il bene collettivo e la salvaguardia delle istituzioni".

Resta al suo posto, invece, Claudia La Rocca, che dopo essere stata indagata si era autosospesa dal M5S, e anche lei rinviata a giudizio: "In parte me l'aspettavo e ho già detto che in caso di rinvio a giudizio non mi sarei candidata alle regionali. Non sarà facile affrontare il periodo del processo".

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