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Giovane ucciso dopo una lite a Partinico, a giudizio due fratelli

PALERMO. Comincerà il 2 ottobre prossimo davanti alla corte d’assise di Palermo il processo ai fratelli Francesco e Giuseppe Autovino, coinvolti nella rissa durante la quale è stato ucciso a coltellate circa un anno fa Antonio Salvia a Partinico. Francesco è accusato di omicidio e rissa, Giuseppe di rissa. Ha scelto l’abbreviato Gianluca Rizzo, accusato di rissa. Per lui il processo prosegue il 26 ottobre.

Le indagini sono state coordinate dal pm Paolo Guido della Procura di Palermo.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori all'origine della rissa c’è il danneggiamento dell'auto, una Fiat Uno di Francesco Autovino avvenuta il 13 maggio 2016 in via Cimabue a Partinico. Secondo il proprietario dell'auto ad incendiare la vettura sarebbe stato Gianluca Rizzo che fa il carrozziere.

La sera prima, martedì, Rizzo si era presentato in via Cimabue per cercare di chiarire quanto avvenuto e spiegare ad Autovino che lui non era stato a dare fuoco la vettura. Martedì sera non ha incontrato Francesco, ma Giuseppe il fratello con il quale ha avuto una colluttazione, a conclusione della quale Rizzo è stato costretto ad andare in ospedale per farsi medicare. Poi Rizzo insieme a Antonio Salvia si sarebbe presentato in via Cimabue per incontrare Francesco Autovino. Ci sarebbe stata una violenta lite al culmine della quale è stato ferito con diverse coltellate Salvia che è morto poco dopo in ospedale. Francesco Autovino si è sempre dichiarato innocente.

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