Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sorrentino torna a Palermo per presentare il suo libro

PALERMO. Stefano Sorrentino torna a Palermo ma questa volta per presentare il suo nuovo libro “Gli occhi della tigre”. L’ex portiere rosanero torna nella città che lo chiama ancora capitano ci tiene a ringraziare tutti: “Ringrazio tutti i presenti, per me è un emozione particolare venire a Palermo – ammette Sorrentino in conferenza stampa – . Anche se è passato un anno fa ridere, ma fa anche piacere che la gente quando mi becca per strada mi chiama sempre ‘il capitano’.

Palermo, alla quale ho dedicato diversi capitoli nel libro, è entrato nel mio cuore, sia a me che alla mia famiglia. Sono contento di essere venuto qui a Palermo, sarà una giornata emozionante“.

Sorrentino racconta come è nata l’idea del libro: “Questo libro è nato per gioco – racconta Sorrentino – , eravamo in spiaggia circa un anno fa e tra le cavolate che si dicono sotto l’ombrellone mi ha proposto “Perché non scriviamo un libro?. Io ho riso perché non ho alzato nessuna coppa, al massimo ho vinto qualche campionato di Serie B. Da lì è nata la cosa: a me piacciono le sfide, lui ha trovato in due giorni la casa editrice e abbiamo iniziato”.

Sorrentino affronta ancora una volta il tema dell’ormai famosa lite con Ballardini: “Era una partita fondamentale a Verona, qualcuno provava a convincere l’allenatore che doveva escludere il gruppo degli italiani perché non era al 1000% con lui e voleva il ritorno di Iachini.

Quando Ballardini convocò me e Colombi a centrocampo provò a inventare qualche scusa, io gli dissi che avevo capito che era un’altra la motivazione. Poi è successo tutto quel casino, quando il mister però è tornato ha radunato noi italiani per chiederci scusa: c’è stata una bella riunione in cui ci siamo chiariti. Lui qualche giorno fa è venuto a Verona, ci siamo chiariti e gli ho regalato il mio libro dopo un bel pranzo insieme“.

Sorrentino non nasconde la delusione per la stagione sciagurata dei rosanero: “Da tifoso mi dispiace per la retrocessione del Palermo, ma non so quello che è successo nello spogliatoio. Vedere la squadra retrocedere non mi ha fatto bene, se l’anno prima ho potuto dare tutto me stesso quest’anno non l’ho potuto aiutare. Mi dispiace, spero che torni il prima possibile in Serie A visto che è la categoria che merita”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia