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Palermo, il nodo ds: Carli prende tempo, Zamparini vorrebbe Foschi

Rosy Bindi

PALERMO. I tifosi stanno ormai per perdere la pazienza: vogliono chiarezza, vogliono solidità e garanzie societarie per affrontare il futuro. Gli striscioni che quotidianamente campeggiano allo stadio sono ormai dei messaggi chiari verso chi sta conducendo la trattativa per il futuro del club: “Pazienza finita, dovete sbrigarvi”. I tifosi quindi stanno cercando di mettere pressione sulle due parti.

Baccaglini e Zamparini continuano a trattare ma la cosiddetta svolta non è ancora arrivata. Il tutto doveva concludersi entro questa settimana ma come ha detto Zamparini, serviranno ancora una decina di giorni. Il mancato closing ritarda le mosse per il futuro, soprattutto per quanto concerne il ruolo di direttore sportivo. Marcello Carli attende il Palermo, si sta prendendo qualche giorno in più di riflessione dando quindi tempo a Baccaglini.

Tra i due c’è sintonia, Carli vuole però chiarezza e garanzie tecniche, nel senso che se dovesse diventare il nuovo ds dei rosanero non vorrebbe consigli e interferenze esterne, quindi ha praticamente fatto capire a Baccaglini che Zamparini non dovrebbe avere nessun ruolo di consigliere in società.

Scelta saggia, anche perché Zamparini ha in mente altre idee per il futuro, come il ritorno di Foschi, Reja come direttore tecnico e un allenatore giovane da far crescere. La partita quindi è aperta, tutto è possibile, il nuovo Palermo è ancora un embrione, i tempi però sono sempre più stretti e serve immediatamente un progetto per ripartire.

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