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"Per Riina nessuna pietà": parla Tina Montinaro, la vedova del caposcorta di Falcone

PALERMO. Per Totò Riina «nessuna pietà», la decisione della Cassazione è un’«offesa» per chi ancora è «in attesa di verità». Tina Montinaro, la vedova di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone, morto col giudice a Capaci il 23 maggio 1992, insieme con Francesca Morvillo e con gli altri agenti Vito Schifani e Rocco Dicillo, non fa sconti e non concede pietà. In questi anni lei si è battuta per la verità.

La Cassazione ha deciso di consentire a Riina di uscire dal carcere perché abbia una morte «dignitosa». È d’accordo?

«Totò Riina ha più di ottant'anni, è vero, ma a mio marito non ha permesso di arrivare a trenta. Non ha diritto di uscire dal carcere. Hanno tirato fuori lo Stato di diritto… ma se noi, dopo 25 anni, non abbiamo ancora tutta la verità su quel che accadde. È una decisione che ci offende, ancora di più di quando escono i pentiti. Ci sentiamo messi da parte: non pensa, la Cassazione, cos’ha fatto quest'uomo, quante famiglie ha distrutto... questo non è un problema dei giudici».

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