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Comunali, il sostegno di Delrio a Orlando: "Ha lavorato bene"

PALERMO. «Non è affatto una vergogna se un ministro sostiene un candidato sindaco. Non è una vergogna se ognuno di noi abbia delle simpatie politiche. Credo che anche Romano abbia un candidato da appoggiare. O no? Non hanno idee politiche? Non voglio fare polemiche spero che abbia un candidato anche lui». Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha risposto, parlando con i giornalisti in un incontro nei pressi del Teatro Massimo, al deputato Saverio Romano (Ala) che ieri aveva criticato l’incontro di Delrio a sostegno del sindaco uscente e ricandidato Leoluca Orlando.

"Noi del Pd e del centrosinistra pensiamo che i sindaci sono un pezzo importantissimo del Governo di questo paese - ha aggiunto -. Per cui sostengo volentieri la candidatura del professor Orlando a sindaco perché ha fatto bene, ha forza per dare speranza a Palermo, a farla crescere ulteriormente. Tantissimi nodi li abbiamo portati a risoluzione, dal tram al sistema ferroviario e aeroportuale. Mi sembra che la Sicilia stia crescendo, in termini di investimenti. Solo come ferrovie abbiamo 9 miliardi da spendere nei prossimi dieci anni. Siamo al fianco di questi sindaci che sono al fianco della loro comunità».

«Sono molto felice che il sindaco di Palermo abbia deciso di ricandidarsi alla guida della città, con lui abbiamo fatto un percorso importante. - ha concluso - Abbiamo progetti di sviluppi importanti, cose che sono già diventate realtà. Ha una visione e una capacità di stare vicino ai problemi della gente che per me, che sono stato sindaco, è unica».

Delrio ha parlato anche della nuova legge elettorale: "Renzi e il Pd hanno proposto inizialmente il Mattarellum poi ci hanno chiesto di aumentare la quota proporzionale e quindi abbiamo proposto il Rosatellum, oggi ci viene sottoposto una nuova proposta. Renzi ha fatto un egregio lavoro cercando di fare una proposta condivisa, perché quando abbiamo fatto l’Italicum siamo stati accusati di fare una forzatura e di non tenere presente le esigenze dell’opposizione. Si è cercato, in linea con questo indirizzo, anche del Quirinale, di cercare una legge più condivisa possibile, cercheremo di fare in modo che il Parlamento mantenga un rapporto forte tra il cittadino e l’eletto. È una buona notizia per il paese se si arriva a una legge condivisa".

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