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Riprendono gli sbarchi, domani oltre mille migranti in arrivo a Palermo

PALERMO. Il rimorchiatore italiano Vos Thalassa sta navigando verso Palermo con a bordo oltre mille migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. La nave è attesa in porto domani. Mobilitato il sistema di accoglienza.

Intanto non si arresta il flusso di migranti dalla Libia e sale il conto dei morti: nelle ultime 24 ore in 2.200 sono stati salvati in mare ed altri dieci cadaveri sono stati recuperati oggi dai mezzi di soccorso, dopo gli oltre 30 dei giorni scorsi. E Papa Francesco tuona: "E' normale - dice il pontefice da Genova - che il Mediterraneo sia diventato un cimitero? E' normale che tanti Paesi, e non lo dico dell'Italia perché l'Italia è tanto generosa, chiudono la porta a gente piagata, che sfugge dalla fame e dalla guerra? Questo è normale? Se questo non è normale, allora mi debbo coinvolgere".

2.200 SOCCORSI IN 24 ORE, 10 CADAVERI RECUPERATI - Mentre dunque i Grandi della terra sono riuniti proprio in Sicilia senza indicare soluzioni condivise al dramma della migrazione, dall'altra sponda del Mare Nostrum si continua a partire e a morire. Dodici gli interventi di soccorso coordinate al largo della Libia dalla Guardia Costiera, cui hanno contributo anche mezzi di Marina, Eunavformed e mercantili: sono stati raggiunti 10 gommoni, 2 barconi e 3 piccole imbarcazioni, tutte affollate di migranti per un totale di 2.200. Recuperati dieci corpi.

MSF, NOSTRA NAVE SOVRAFFOLLATA, NON GARANTITA SICUREZZA - E domani approderà a Napoli la Prudence di Medici senza frontiere che ha soccorso ben 1.449 su dieci barconi. "La nave - protesta Michele Trainiti, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso per Msf - è sovraffollata ben oltre la sua capienza, pari a 600 persone al massimo e dovrà navigare in queste condizioni fino a domani per raggiungere il primo porto disponibile allo sbarco, ovvero Napoli.

In queste condizioni - lamenta - ci è semplicemente impossibile fornire cibo e un'assistenza medica adeguata a centinaia di uomini, donne e bambini. Dopo aver soccorso centinaia di persone da una morte certa in mare, non possiamo ora garantire loro delle condizioni di sicurezza a bordo a causa del forte sovraffollamento". A bordo anche un bimbo di appena una settimana di vita.

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