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Werther come un film in bianco e nero: il debutto al Massimo di Palermo

PALERMO. Un colpo di fulmine tra due giovani, un amore che non può sbocciare, la morte di lui tra le braccia di lei.

È il dramma lirico romantico per eccellenza Werther di Jules Massenet, tratto da “I dolori del giovane Werther” di Goethe, l’opera-manifesto del romanticismo letterario intessuto di Sturm und drang, la “tempesta e assalto” dei sentimenti.

Domani alle 20.30, al Teatro Massimo di Palermo, debutta il nuovo allestimento dell’opera, un allestimento del Teatro in coproduzione con l’Auditorio di Tenerife che rimanda all’immaginario cinematografico.

Sul podio debutta nella direzione di quest’opera l’israeliano Omer Meir Wellberm, 36 anni, uno dei giovani direttori più importanti del panorama internazionale, regia di Giorgia Guerra, un cast stellare: Werther, il giovane innamorato che alla fine si uccide è Francesco Meli, tenore italiano tra i più quotati al mondo, prediletto di Muti con cui debutterà Aida a Salisburgo; Charlotte, la donna amata, è Veronica Simeoni, mezzosoprano affermata internazionalmente e allieva di Raina Kabaivanska che sarà presente per l'occasione alla prima.

Nel secondo cast Werther è Shalva Mukeria e Charlotte è Marina Comparato, due artisti di grande qualità che debuttano i rispettivi ruoli. Orchestra, Coro di voci bianche e Coro femminile del Teatro Massimo. Maestro del Coro Piero Monti, Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo. Scene di Monica Bernardi, costumi di Lorena Marin, luci di Bruno Ciulli.

Foto di Rosellina Garbo

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