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Closing, le parti restano in silenzio: Zamparini prepara il piano B

PALERMO. Nessuno vuole sbilanciarsi, nessuno parla. C’è totale silenzio sulla trattativa tra Zamparini e Baccaglini per la cessione del Palermo Calcio. Il closing non è ancora arrivato, si procede a piccoli passi, la trattativa si gioca su vari tavoli, anche quello di Londra dove “gli squadroni in giacca a cravatta” lavorano per trovare un’intesa di massima.

Baccaglini, intanto, preferisce non parlare, contattato da Gds.it non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Zamparini attende impaziente, vorrebbe chiudere il prima possibile e cerca ovviamente di mettere fretta all’ex Iena. Il closing ha subito vari slittamenti dalla data inizialmente prevista, ovvero il 30 aprile, tappa dopo tappa, comunicato dopo comunicato, l’affare non si è ancora concluso.

Servirà ancora tempo o la trattativa sta registrando delle complicazioni? Domanda legittima che si fanno tanti tifosi e addetti ai lavori, la realtà è che comunque si è già in ritardo con la programmazione per la prossima stagione che dovrebbe essere quella del rilancio. Allenatori, ds, squadra da costruire, rinnovi dei dipendenti, stadio, tutti temi accantonati in attesa della fumata bianca che ancora non arriva.

E Zamparini in tutto questo avrebbe comunque pronto un piano alternativo in caso di fumata nera: se l’affare, infatti, per un motivo X dovesse saltare, Zamparini avrebbe già avuto dei contatti con Foschi e Reja per far ripartire immediatamente la macchina rosanero. Una sorta di catenaccio di riserva per non rimanere indietro, troppo indietro, in caso di rottura della trattativa.

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