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Tolto il segreto sugli atti del Csm su Falcone

ROMA. Sono stati custoditi per 25 lunghi anni, quelli trascorsi dalla strage di Capaci, nel caveau di sicurezza del Csm. Oggi il plenum di Palazzo dei marescialli ha deciso di togliere il segreto su tutti i documenti che riguardano i rapporti tra Giovanni Falcone e il Csm e di pubblicarli.

Una decisione legata al plenum straordinario di lunedì prossimo presieduto dal capo dello Stato e che sarà dedicato al ricordo del magistrato ucciso assieme alla moglie, Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Si tratta di tutti gli atti contenuti nel fascicolo personale di Falcone, delle audizioni del magistrato e delle delibere che lo riguardano. La stessa desecretazione è stata disposta per gli atti che riguardano Morvillo. Alla seduta di lunedì ci sarà anche il presidente del Senato Pietro Grasso, che è stato giudice nel primo maxi processo a Cosa Nostra.

E saranno presenti la sorella di Falcone, Maria e il procuratore di Trapani Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, e altri familiari delle vittime della strage di Capaci.

Tra gli invitati vi sono gli attuali dirigenti degli uffici giudiziari di Palermo, i magistrati che lavorarono con Falcone e i due vice presidenti del Csm dell'epoca, Giovanni Galloni e Cesare Mirabelli.

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