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Fondi Ue e assessore designato, è polemica tra Ferrandelli e Orlando

PALERMO. Polemiche tra il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli e l’attuale primo cittadino Leoluca Orlando dopo la presentazione di Giuseppe Labita, assessore designato dall’ex parlamentare del Pd alla Programmazione europea, fondi comunitari e progettazione partecipata.

«In una città affamata di lavoro come Palermo è inaccettabile che in questi ultimi anni non siano state utilizzate delle somme importanti come quelle dei finanziamenti europei che possono dare risposte reali al territorio - ha detto Ferrandelli -. Le entrate dirette dei fondi europei nel triennio 2013-2015 non hanno superato gli 800mila euro: una cifra irrisoria. Bisogna attivare reti e utilizzare al massimo le potenzialità dell’amministrazione per spremere l'Europa come un limone. Ho chiesto a Giuseppe Labita di entrare in squadra perché sono convinto che sia la persona giusta».

Non ci sta l’attuale sindaco Orlando. «Presentando oggi l'assessore designato ai fondi comunitari, il burattino del trio Miccichè/Cuffaro/Cammarata è riuscito a collezione ben tre figuracce in un colpo solo: un vero record - ha detto - Evidentemente non sanno consultare un sito internet, ignorano come sia cambiata la Programmazione comunitaria 2014/2020, ignorano cosa sia un programma come il Pon Metro, che da solo vale oltre 80 milioni di euro. Infine, forse la cosa più grave, il burattino si lancia in un gravissimo insulto ai dipendenti e professionisti che lavorano in questo settore dentro l'amministrazione e che appunto, in questi anni hanno portato a Palermo fondi extracomunali per oltre 620 milioni di euro, segno della visione d’insieme e dell’approccio strategico avuto in questi anni».

Sulla polemica è intervenuto anche l'uscente assessore alla Mobilità Giusto Catania, candidato di Sinistra Comune al Consiglio Comunale: «La scelta di Fabrizio Ferrandelli di individuare un massone dichiarato alla carica di assessore è messaggio inquietante, infatti chi ricopre cariche pubbliche non dovrebbe aderire a poteri paralleli, seppur legali.».

«I rappresentanti istituzionali, nell’esercizio delle loro pubbliche funzioni, devono rispondere esclusivamente a poteri trasparenti. - prosegue - In questo senso ci sembra che la scelta di Ferrandelli sia un segnale preoccupante anche alla luce della decisioni recenti della commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosi Bindi, che solo qualche settimana fa, ha chiesto che venissero sequestrati gli elenchi degli aderenti alle logge massoniche di Calabria e Sicilia.

Ribatte Labita: «Massone, e allora?. Proprio perché non ho nulla da nascondere non ne ho fatto mistero. Sono un professionista e ho assunto l’impegno da professionista e padre di famiglia di aiutare Fabrizio a governare la città. La trasparenza è la base fondamentale del mio percorso umano e professionale. Invito chi la mette in dubbio a guardare altrove».

Labita che è assessore designato alla Programmazione europea, fondi comunitari e progettazione partecipata della Giunta del candidato sindaco Ferrandelli, aggiunge: «Per completezza di informazioni, al signor Catania dico anche che ho presentato istanza per essere iscritto al Circolo degli scacchi. Attendo risposta».

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