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Mattarella a Palermo per La Torre
Selfie con gli studenti poi l'incontro
coi disabili: "Presidente ci aiuti lei"

PALERMO. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è a Palermo dove al teatro Biondo partecipa alla cerimonia in ricordo del politico del Pci Pio La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo, assassinati dalla mafia 35 anni fa. Il presidente Mattarella è stato accolto dall'inno nazionale intonato dal coro delle voci bianche del conservatorio Bellini di Palermo. Alla cerimonia prendono parte autorità istituzionali, civili e militari.

Pochi minuti prima Mattarella ha assistito alla scopertura - nel cortile interno di Scienze giuridiche ed Economico-sociali a Palermo - di un busto raffigurante Pio La Torre. L'opera è stata realizzata da Salvatore Giarratano, vincitore di un bando promosso dal Centro Pio La Torre tra gli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Palermo e il cui lavoro è stato coordinato dai professori Giuseppe Agnello e Daniele Franzella. Hanno partecipato alla cerimonia il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, il presidente della Regione, Rosario Crocetta; il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, il rettore, Fabrizio Micari, il presidente del Centro La Torre, Vito Lo Monaco, e gli studenti universitari.

Come una star, il presidente della Repubblica si è fermato nel cortile del Scuola di Giurisprudenza - dopo la cerimonia di commemorazione di Pio La Torre - e ha fatto decine di selfie con gli studenti assiepati nel porticato. Ha incitato gli studenti a studiare e ha pure firmato un autografo sulla foto che ritrae la laurea del padre di uno studente in cui Mattarella che fece da relatore della tesi.

L'INCONTRO COI DISABILI. Il presidente Mattarella ha incontrato e salutato i disabili in sedia a rotelle, accompagnati dai loro familiari, di fronte all'ingresso laterale del teatro Biondo dove si svolge la manifestazione di ricordo per l'uccisione di Rosario Di Salvo e Pio La Torre. Il presidente si è fermato qualche minuto coi disabili ascoltando il loro appello. Il sit-in "Pacifico, silenzioso, per ricordare con dignità i nostri diritti violati - hanno detto i genitori guidati da Giuseppe Catalano, responsabile del coordinamento - è stato organizzato dopo una lettera - appello al Presidente su fb per "chiedere sensibilità e attenzione alle istituzioni". A fermarsi per un saluto, poco prima, il presidente Crocetta che ha salutato la giovane Sharon, "perché non vieni a incontrarmi con i tuoi genitori così parliamo?", ha detto.

"Siamo stati abbandonati sia dalle istituzioni regionali che nazionali", dice Vincenza Ferrante. "In una giornata in ricordo della legalità siamo qui per ricordare al presidente come garante della costituzione che la legalità e i diritti all'istruzione sono quotidianamente negati ai nostri cari - spiega Giuseppe Catalano, responsabile del coordinamento - a Mattarella chiediamo un gesto nelle sue prerogative, come inviare un messaggio alle Camere per sensibilizzarle".

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