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Inaugura a Palermo Odissey, installazione sui migranti del cinese Ai Weiwei

PALERMO. Una grande installazione di 1300 metri quadri dell’artista cinese Ai Weiwei dedicata alle rotte migranti nella storia del Mediterraneo e pensata per Palermo, città che dell’accoglienza ha fatto il suo manifesto.

S'inaugura oggi alle 19.30 «Odissey», percorso disteso nello spazio ZAC (Zisa arte contemporanea) che raccoglie le immagini della ricerca sui rifugiati e sui campi profughi nel mondo avviata nel 2015 da Ai Weiwei, star della scena dell’arte contemporanea, celebre per la sua opposizione al governo cinese e attivo difensore delle libertà dell’uomo.

L’opera è l’appuntamento più significativo di «Diritti in Cantiere», una ricca serie di iniziative culturali ed educative che precede, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, i lavori della 32esima Assemblea generale di Amnesty International Italia, il massimo momento deliberativo dell’Organizzazione per la tutela dei diritti umani, che quest’anno ha scelto la Sicilia come sede per tre giorni di formazione e di informazione con al centro i problemi dei rifugiati, i diritti violati, l'emigrazione, la privacy online e la tortura.

Si parlerà anche di Giulio Regeni e di Gabriele Del Grande con un’iniziativa per il rilascio del giornalista detenuto in Turchia dal 9 aprile scorso con la proiezione, fra l’altro, del film - uno degli autori è lo stesso Del Grande - «Io sto con la sposa».

L’iniziativa è stata presentata al cinema De Seta dei Cantieri della Zisa stamattina dal sindaco Leoluca Orlando, da Andrea Cusumano, assessore comunale alla Cultura, da Gianni Rufini e da Riccardo Nuri, rispettivamente direttore generale e portavoce di di Amnesty International Italia.

«Oggi, nella stagione della pena di morte e della schiavitù», ha affermato il sindaco Orlando, «chiedo a Amnesty International di inserire sue iniziative nel cartellone di Palermo Capitale italiana della cultura 2018 perché la cultura non è solo l’arte ma anche la cultura dei diritti. A Palermo non ci sono migranti perché chi vive nella nostra città è palermitano e ci aiuta a scoprire i nostri diritti. Questo lo ha capito Ai Weiwei che verrà nella nostra città prima della chiusura di Odyssey».

L’organizzazione della mostra che, sarà aperta fino al 20 giugno, è di ruber.contemporanea, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Palermo.

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