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La difende da un nigeriano, 16enne palermitano accoltellato

Fonte Pixabay

PALERMO. Paura a Galatone, in provincia di Lecce, per un sedicenne di originario di Corleone che è stato aggredito da un nigeriano. Il giovane G.R. ha difeso una sua amica dagli apprezzamenti fatti da un ambulante nigeriano. Il ragazzo è stato però colpito all'addome con un taglierino.

Il sedicenne corleonese è stato soccorso da un'ambulanza del 118 ed è stato subito condotto al pronto soccorso in codice rosso all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Il giovane, dopo essere stato visitato e medicato, è stato dimesso con 25 giorni di prognosi.

L'aggressione si è verificata a Galatone, in via Cairoli, dove il sedicenne stava passeggiando insieme ad un'amica. La ragazza ha raccontato ai carabinieri che l’ambulante ha cominciato ad infastidirla proprio nelle vicinanze di un discount. Il suo amico e l’ambulante hanno avuto un diverbio inizialmente poi l'extracomunitario avrebbe ferito il ragazzino.

Il nigeriano è stato riconosciuto grazie alle immagini dei circuiti di video sorveglianza in zona, così agenti della polizia municipale lo hanno arrestato.

Il sindaco di Galatone, Livio Nisi, ha dichiarato allarmato che: "L'accattonaggio molesto non può essere tollerato" perché "ormai è stata superata la soglia di sicurezza". Il sindaco annuncia che chiederà l'intervento del prefetto di Lecce.

"Fortunatamente - dice il primo cittadino - questo atto grave non ha avuto conseguenze tragiche, ma quanto accaduto non può essere sottovalutato. L'accattonaggio - aggiunge - non è un reato, ma l'episodio di oggi ha acceso un riflettore sull'arroganza e la prepotenza con cui viene chiesto il piccolo aiuto economico da parte di chi si trova in condizione di bisogno".

Il primo cittadino ha concluso sostenendo che: “Nella nostra città sono attive 22 telecamere di sorveglianza, valuteremo l'opportunità di incrementarle e saremo ancora più vigili intensificando i controlli grazie alle forze di polizia urbana e con l'ausilio dei carabinieri affinché tali fenomeni siano scongiurati. Come estrema ratio, e solo nel caso dovessero ripetersi atteggiamenti prevaricatori, potremo ricorrere anche a provvedimenti interdittivi

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