Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Villa Sofia-Cervello, assemblea del Cimo contro il declassamento

PALERMO. "Su Villa Sofia–Cervello continua inesorabile la campagna mediatica di disinformazione messa in atto dall’assessorato regionale della Salute che continua incessantemente a propinare ai cittadini fatti e numeri non rispondenti alla realtà". Così una nota firmata dal segretario aziendale Cimo, Giuseppe Bonsignore.

"Gucciardi - si legge - scarica sul ministero della Salute la colpa del declassamento dell'ospedale, cioè su Davide Faraone che del ministero è il sottosegretario, reo a quanto sembra di non essere riuscito a incidere sul 'salvataggio' dei due ospedali o addirittura di esserne stato l’artefice".

In realtà il Cimo contesta le motivazioni, che sarebbero ricollegabili alla distanza, superiore ai 500 metri, fra Villa Sofia e Cervello, principio però non adottato per altre realtà siciliane.

Contestata anche l'affermazione secondo cui la Regione avrebbe “dovuto smantellare tanti reparti”: "Gucciardi dovrebbe spiegare ai cittadini quali e quanti Reparti sarebbero stati chiusi, ma non l’ha fatto. Quella che viene abolita (con perdita dei posti letto?) è la Medicina Interna Semi Intensiva (MISI) che rappresenta una delle poche valvole di sfogo di un Pronto Soccorso intasato non per mancanza di barelle (altra balla) ma perché non ci sono più da anni i posti letto dove ricoverare i pazienti".

"Cimo vuole solo fare chiarezza sull’intera vicenda. Vogliamo informare i cittadini dei rischi che potrebbero correre. Vogliamo garanzie scritte da chi di dovere sul futuro di questi due ospedali, che rappresentano un patrimonio della città di Palermo da non disperdere al vento. Vogliamo garanzie per gli operatori sanitari in modo che ciascuno sappia cosa può fare e cosa no. Vogliamo tutela per la salute dei cittadini".

Per questo è stata indetta per martedì 11 aprile alle 11, presso l’aula infermieri, un’assemblea degli iscritti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia