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È l’ora del piano B, in estate sarà rifondazione: chi salvare?

PALERMO. Adesso si pensi seriamente al futuro. Il campionato ormai è andato, le ultime speranze di salvezza sono svanite sotto i colpi del Cagliari, altra squadra alla quale sono bastati 45 minuti per mettere in luce tutti i limiti del Palermo più scarso di sempre costruito da Zamparini. Per carità, il calcio è strano, così come tante storie che girano attorno a questo sport. Ma pensare che questo Palermo così fragile possa cambiare il suo destino nelle ultime otto giornate appare pura utopia.

E, allora, ora più che mai la speranza dei tifosi è che a Palermo si cominci a fare qualcosa che pochissime volte è accaduta e cioè che si pensi al futuro in anticipo. Chissà che con Baccaglini quella cosa «misteriosa» chiamata progettualità non si avveri. E, perché no, sarebbe auspicabile che certi ragionamenti cominciassero ad essere fatti già in questo ultimo scorcio di stagione. Sì, perché molti tifosi metterebbero la firma per vedere il Palermo scendere in B, ma con un piano per poi farlo tornare protagonista nei prossimi anni in Serie A.

Ecco, dunque, che questa settimana il Giornale di Sicilia con l’iniziativa «Il web nel pallone» vuole chiedere ai suoi lettori-tifosi da cosa ripartire, chi salvare in vista della prossima stagione. Insomma qualche «consiglio» per il famoso piano B, citato tante volte dal neo presidente Baccaglini, in caso di retrocessione del Palermo. I lettori potranno esprimere i propri pareri sui canali multimediali del quotidiano: il sito internet Gds.it e la pagina ufficiale Facebook.

Ai lettori viene chiesto chi salvare, chi promuovere, chi lasciare fuori dal nuovo progetto Palermo. Dal settore tecnico a quello dirigenziale. I lettori, dunque, potranno dire su quali giocatori continuare a puntare. Si pensi, ad esempio a Nestorovski, probabilmente l’unico elemento che si salva da questa stagione da incubo. O magari qualcuno potrà aver visto in qualche giovane qualche valore che vale la pena trattenere.

E poi se è il caso di continuare con Diego Lopez in panchina, dandogli in mano, però, una squadra all’altezza con la quale combattere per un’immediata risalita nel massimo campionato. Anche il settore dirigenziale sarà decisivo. Proseguire o no il rapporto con Nicola Salerno, il cui contratto scade nel 2018. Il suo apporto fino a questo momento è stato quasi pari allo zero (vedi sessione di mercato invernale), ma è anche vero che l’ex direttore sportivo di Cagliari e Leeds ha operato come un ministro senza portafoglio.

Poi, magari, da qui alla fine del campionato si assisterà a un miracolo sportivo col Palermo che centrerà la salvezza all’ultima giornata contro l'Empoli in un «Barbera» tutto esaurito e il nuovo presidente Baccaglini che festeggia col closing della cessione della società già definito. Questo è l’augurio, ci mancherebbe. Ma a prescindere da come andrà a finire, cominciare a pianificare non sarebbe comunque un reato.

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