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Da Santa Rosalia alle arancine,
prove palermitane per Baccaglini

PALERMO. E' stata una "notte da esame" quella trascorsa dal nuovo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, alla vigilia della sua prima conferenza stampa avvenuta qualche giorno fa in cui ha mostrato il risultato dell'incursione de "Le Iene": l'ormai famoso tatuaggio dello stemma del Palermo calcio.

È andato in onda ieri sera su Italia 1 il servizio della visita a sorpresa dell'ex collega Cristiano Pasca, piombato nella camera di Baccaglini nell’Hotel Palace di Mondello. Uno scherzo dietro l'altro, un'intervista-prova da neo presidente e anche un test sul livello di "palermitanità" dell'ex Iena.

Svegliato all'una di notte, Baccaglini prima ha avuto modo di spiegare il suo percorso che lo ha portato a investire nel calcio italiano. Dopo il trasferimento in America, si è cimentato nel trading. "Sono partito con poche risorse ma ho avuto la fortuna di trovare persone che hanno creduto in me. Con i miei soci abbiamo creato questa realtà". Poi la simulazione di un'intervista da presidente da post-partita: "Se abbiamo perso, ce l’abbiamo messa tutta. Se abbiamo sbagliato, abbiamo messo il cuore in campo".

Arriva quindi il momento del tatuaggio, con tanto di tatuatore ufficiale e camera allestita ad hoc. Seduto sul lettino, Baccaglini si è anche divertito a rispondere ad alcune domande sulla cultura palermitana.

Chi è la Santa patrona? “Santa Rosalia“, il cibo: "Le arancine", sottolineando la declinazione al femminile. Si trova impreparato invece su panelle e stigghiole: "Cos'è? Una supercazzola?". Ma il presidente, che sembra già entrato nel cuore dei palermitani, avrà tempo per colmare queste lacune.

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