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Mafia del Corleonese, condanne per più di mezzo secolo per boss e gregari - Nomi e foto

PALERMO. Sono stati condannati a circa sessant'anni di carcere sei presunti esponenti della mafia del Corleonese, finiti in manette nell’ambito dell’operazione Grande Passo 3. Il gup Fabrizio La Cascia, accogliendo le richieste del pm Sergio Demontis, ha inflitto 15 anni a Rosario Salvatore Lo Bue, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Corleone, 10 anni al presunto capo clan di Chiusa Scalafani Vincenzo Pellitteri, 6 anni e 8 mesi al presunto mafioso di Contessa Entellina Pietro Pollichino, 8 anni e 8 mesi per Salvatore Pellitteri (classe 1976), 9 anni per Salvatore Pellitteri (classe 1992), 9 anni per Roberto Pellitteri.

Durante le indagini emersero anche minacce di morte al ministro Angelino Alfano che, secondo i mafiosi, avrebbe dovuto fare la fine di John Kennedy, sostenendo che il presidente degli Stati Uniti, il 22 novembre del 1963 sarebbe stato assassinato a Dallas proprio dalla mafia siculo-americana.

La "colpa" di Alfano sarebbe stata quella di inasprire il carcere duro. Nelle intercettazioni, gli indagati si lamentavano del 41 bis. Risarcimenti alle parti civili: il Centro Pio La Torre, assistito dall'avvocato Francesco Cutraro, il Comune di Corleone, avvocato Ettore Barcellona, e il Comune di Chiusa Sclafani, avvocato Salvino Caputo.

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