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In gabbia con le tigri, si ribella il titolare del circo sequestrato - Video

CARINI. Beatrice lo guarda fissa, Oscar passeggia nervosamente a pochi metri. Dentro una gabbia ci sono loro, due tigri, e il titolare del “circo Svezia”, Mario Saly, che da ieri ha deciso di chiudersi con gli animali circondato da quelle sbarre di ferro.

“Non mi fanno lavorare, mi hanno sequestrato tutto, non posso nemmeno muovermi da qui, in quando custode di questi animali. Non facciamo spettacoli da un mese, da quando da Monreale ci siamo spostati qui a Villagrazia di Carini”, dice Saly.

Il proprietario di questo circo, dunque, si sente prigioniero in tutti i sensi: delle ingiustizie, della burocrazia che, a sentire lui, lo sta mettendo in ginocchio. E dunque, come i suoi animali, si è messo in gabbia: “Ho dovuto vendere degli oggetti di famiglia per far continuare a mangiare gli animali, non avevo altri soldi”, continua Saly, un uomo che da più di 40 anni vive con questo circo. Mezzo siciliano (da parte di madre) e mezzo ungherese, le sue disavventure sono nate a quando Oscar, una delle sue tigri, uno splendido esemplare siberiano, è fuggita a Monreale, scatenando il panico per qualche ora. Da lì, per Saly e per il suo circo, è inizia un’odissea.

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