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Estorsione allo zio, condannati il boss Chiovaro e altri due

PALERMO. Sembra un film la vicenda di estorsioni nel clan della Noce. Per vendicarsi dell'estorsione tentata dal nipote, il boss al 41 bis Fabio Chiovaro, uno zio ha deciso di denunciarlo alla squadra mobile dopo essere stato minacciato di morte se non consegnava quattromila euro che proprio lui gli aveva dato. Una vicenda che ha svelato un'estorsione.

Con questa accusa sono stati condannati Fabio Chiovaro e Giuseppe Vallecchia a sette anni e sei mesi, quattro anni e otto mesi per Loredana D'Amico, moglie di Chiovaro, assolta Tiziana Chovaro, sorella del presunto mafioso, così come Tommaso Cospolici.

Secondo l'accusa, il capo del clan della Noce, ristretto al 41 bis nel carcere di Parma, avrebbe chiesto indietro dei soldi dati allo zio nel 2011. Rosario Neri, fotografo rimasto senza lavoro e zio di Chiovaro, ricevette quattromila euro dal nipote per aprire uno studio fotografico in via Goethe. Nel 2012, dopo l'arresto, Chiovaro a colloquio con la moglie avrebbe cominciato a dettare ordini per recuperare alcuni crediti all'interno della famiglia, tra cui anche quelli dello zio. Poi sarebbero cominciate le minacce.

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