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Assenteismo, condannati 9 tra medici, infermieri e amministrativi

PALERMO. I carabinieri, che avevano piazzato le telecamere davanti all’ospedale Villa Sofia di Palermo, vedevano spesso un infermiere con una mazzetta di badge: le schede delle presenze venivano passate tutte di seguito. E intanto i dipendenti sarebbero stati altrove. Il tribunale monocratico ha accolto le richieste del  pm Claudio Camilleri e ha condannato nove tra medici, infermieri e personale amministrativo. Tra di loro anche Roberto Matracia, ex medico sociale del Palermo Calcio.

A lui è stata inflitta la condanna più alta: due anni, pena sospesa. Stessa condanna per Carmela Termini. Il tribunale ha condannato anche (tutti pena sospesa) Antonino Calandra (1 anni e 5 mesi), Antonino Gagliano (1 anni e 1 mese), Anna Salamone (1 anno e 5 mesi), Adriana Testa (10 mesi), Maria Concetta Maggiore (10 mesi), Maria Maggio (10 mesi), Angelo Di Maggio (1 anno e 1 mese).

Le telecamere nascoste dai carabinieri del Nas hanno documentato tutti i trucchi con i quali riuscivano a far figurare la loro presenza in corsia mentre erano altrove. Nell'atto d'accusa della Procura ci sono centinaia di ore di intercettazioni video. Gli investigatori sono risaliti agli schemi riepilogativi relativi alle timbrature dei badge registrati dal server dell’ospedale e, confrontando questi dati con le buste paga dei soggetti, avrebbero confermato il reato di truffa.

L'ospedale si è costituito parte civile con l'assistenza dell'avvocato Massimo Motisi.

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