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"Maltrattamenti a scuola", le maestre di Partinico rischiano condanna a 4 anni

PALERMO. Rischiano una condanna da tre anni e quattro mesi a quattro anni e otto mesi di reclusione le maestre di una scuola di Partinico, accusate di aver maltrattato alcuni alunni. Tanti ne ha chiesti il pm Ilaria De Somma al termine di una lunga requisitoria davanti al gup Fabrizio Anfuso che ha accolto nella precedente udienza la costituzione di parte civile di altri tre alunni delle classe in cui sarebbero state commesse le violenze.

Si aggiungono agli altri tre che avrebbero materialmente subito i maltrattamenti.  A processo tre maestre Vita Fuoco (chiesti tre anni e quattro mesi), Francesca Orlando (quattro anni e otto mesi) e Giuseppa Mattina (tre anni e quattro mesi) che hanno scelto il rito abbreviato. Dall’indagine, condotta dl pm Ilaria De Somma, sono emerse minacce, parolacce, insulti, schiaffi e pizzichi.

Le ore di lezione per i bambini della seconda elementare di una scuola di Partinico sarebbero diventate un incubo. Orlando e Fuoco questa mattina hanno risposto alle domande del pm e degli avvocati, cercando di difendersi dalle accuse. Entrambe hanno sminuito i loro comportamenti, ripresi dalle telecamere. Secondo la versione delle due maestre, non si sarebbe trattato di violenze. La "pacca sul sedere" era per fare andare l'alunno al suo posto, nessuna tirata d'orecchie, né calci.

La versione della Procura è piuttosto diversa: le tre maestre, una delle quali di sostegno, ben lontane dallo svolgere il ruolo di educatrici, avrebbero terrorizzato la classe prendendo di mira alcuni alunni: uno disabile. L'inchiesta è nata dalla denuncia dei genitori di una delle alunne che, turbati dai racconti della figlia, hanno deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle. La bambina, tornando da scuola, riferiva alla famiglia le scene violente a cui aveva assistito durante le lezioni.

Le tre insegnanti, una di italiano, una di scienze e una di sostegno, per mesi avrebbero umiliato, picchiato, offeso ragazzini. "Ti faccio piangere", "nelle mani te li do", urlavano alle loro vittime non sapendo di essere riprese dalle telecamere piazzate dalla Finanza dopo la denuncia dei due genitori. E le immagini riprese non fanno che confermare i racconti fatti dalla bimba ai genitori.

Tra i bersagli "preferiti" delle tre insegnanti ci sarebbe stato un bimbo disabile costretto sulla sedia a rotelle. Senza alcun motivo il ragazzino veniva preso a schiaffi, insultato. Le immagini registrate riprendono le maestre mentre lo pizzicano, gli strappano con violenza di mano il quaderno, lo tirano per il cappuccio mentre cerca di sedersi sulla sedia a rotelle.

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