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Peculato, l'ex sindaco di Caccamo in carcere: deve scontare 2 anni e 8 mesi

Desiderio Capitano, ex sindaco di Caccamo

PALERMO. I carabinieri hanno eseguito un ordine di esecuzione per espiazione di pena definitiva nei confronti dell'ex sindaco di Caccamo Desiderio Capitano. L'ex primo cittadino finito in un'inchiesta dei carabinieri per peculato, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d'ufficio, deve scontare la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione.

Secondo l'inchiesta Capitano, sindaco dal maggio 2007 al maggio 2012 si sarebbe appropriato di denaro pubblico con mandati di pagamento senza alcun documento autorizzativo o giustificativo e senza poter vantare alcun diritto di natura economico-patrimoniale nei confronti dell'amministrazione comunale. In alcuni casi i mandati avevano ad oggetto anche contributi sociali, assegnati secondo l'accusa arbitrariamente e senza istruttoria.

L'indagine era stata avviata dopo che una serie di anomalie ed irregolarità contabili che erano state segnalate dalla nuova amministrazione comunale. Desiderio Capitano è stato portato ai Cavalacci di Termini Imerese in attesa dell'approvazione da parte del magistrato di sorveglianza di Palermo del piano di trattamento provvisorio che sarà predisposto dal direttore del carcere.

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