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Palermo, scout in missione per pulire centri sociali e spazi verdi - Video

PALERMO. Ci vuole un grande amore per cambiare cose e persone. Poco alla volta, un passo dopo l’altro. Con impegno e passione. Ne è convinto quel piccolo esercito di giovani con grossi zaini sulle spalle, pantaloni blu al ginocchio e robuste scarpe ai piedi.

Quasi centocinquanta tra ragazze e ragazzi, tra i 16 e 21 anni, di dodici diversi gruppi Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) della zona Conca d’Oro. Rover e Scolte, come si chiamano maschi e femmine dal tempo di Robert Baden-Powell fondatore nel 1907 del movimento mondiale dello scoutismo.

Nel week end appena trascorso si sono dati un gran da fare in città, lì dove c’è più bisogno di un sorriso e di una mano d’aiuto. Piccoli, grandi gesti per generare un cambiamento. Un principio di rinnovamento concreto e duraturo sulle orme di San Paolo e della sua conversione al Cristianesimo. Evento che la liturgia cattolica celebra il 25 gennaio.

Non sapevano quali sarebbero state le loro destinazioni tutte quelle ragazze e ragazzi scout chiamati a raccolta sabato pomeriggio sul sagrato della Cattedrale e nella piazza di Boccadifalco. Da lì si sono incamminati i più piccoli verso San Martino delle Scale. Quarantasei novizi, tra 16 e 17 anni, divisi in due gruppi per vivere «un particolare momento del percorso educativo del mondo scout» come ha spiegato Giorgio Parrino, uno dei responsabili dell’iniziativa, con una lunga esperienza nel movimento. Gli altri novanta sono partiti dalla Cattedrale.

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