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Palermo, giusto lottare fino alla fine o programmare già la Serie B? Parola ai lettori

PALERMO. La situazione del Palermo sembra definitivamente compromessa. E lo è ancor di più dopo l’ultima sconfitta che ha visto allontanarsi la soglia salvezza a undici punti e l’ennesimo ribaltone in panchina. Adesso c’è da salvare soprattutto quella che Corini ha definito, negli istanti successivi all’ennesimo ko con l’Inter, dignità professionale.

Non ci sarà più lui a provarci in panchina perché sapeva che l’intesa con la società, Zamparini in primis, era svanita già da qualche tempo e ha deciso di lasciare la guida dei rosanero per inseguire quella che alcuni giorni fa veniva chiamata impresa e che oggi in queste condizioni viene chiamato miracolo. Un miracolo difficile, quasi impossibile da raggiungere e a dirlo sono anche i numeri. Però, il campionato non finisce questa domenica (e probabilmente qualcuno penserà: purtroppo) e ci sono ancora quattro mesi di partite.

Ecco, adesso, in questi quattro mesi che separano il Palermo dalla fine di questa stagione, è quantomeno necessario che la società si ponga un obiettivo. Per questa ragione questa settimana l’iniziativa del Giornale di Sicilia «Il web nel pallone» chiede ai suoi lettori-tifosi su cosa dovrebbe realmente puntare la società negli ultimi quattro mesi di un campionato disgraziato e cioè se provare in tutti i modi a lottare fino a quando non sarà la matematica a condannare i rosanero o iniziare seriamente a programmare il prossimo campionato che, oggi come oggi, è difficile pensare sia diverso da quello di Serie B.

I lettori del Giornale di Sicilia potranno pubblicare i propri commenti sui canali multimediali del quotidiano: il sito internet www.gds.it e la pagina ufficiale Facebook e sabato sarà pubblicata una pagina con i pareri, le analisi e, per chi volesse, le foto dei tifosi.

Su quel che saranno i prossimi quattro mesi della stagione dirà certamente qualcosa di importante l’ultima settimana di mercato del Palermo. Prendere giocatori pronti per la Serie A significherebbe dare forza a chi crede che il miracolo sia ancora possibile e tra questi sembra esserci anche il presidente Zamparini che si è detto convinto di vedere messi a segno colpi importanti da parte del neo direttore sportivo Salerno negli ultimi giorni di mercato.

Compito difficile perché al momento Palermo non è di certo la piazza più ambita e obiettivi come Gnoukouri o Ibarbo sembrano più lontani. Al contrario, ad oggi sembra più facile assistere a nuove cessioni, su tutte quelle degli svedesi Hiljemark e Quaison.

E proprio quella di vendere adesso i giocatori che hanno più mercato potrebbe rappresentare una strategia rivolta per ricavare più soldi possibili e proiettarsi alla prossima stagione. Insieme a questo aspetto ci potrebbe essere pure l’obiettivo di valorizzare quanto più possibile i giovani da qui a fine campionato.

Strategie che lo scorso anno, ad esempio, ha messo in pratica il Verona che adesso è tra le candidate più accreditate per risalire subito in A. Sì, perché risalire subito sarebbe l’obiettivo minimo del Palermo in caso di retrocessione, ma è un fatto molto meno scontato rispetto all’ultima occasione in cui a risalire c’era gente come Sorrentino, Muñoz, Barreto e un attacco con Dybala, Hernandez Vazquez, Lafferty e Belotti.

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