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Candidato sindaco del M5S a Palermo, un big degli attivisti si schiera e scatena la guerra su Facebook

PALERMO. È uno scontro durissimo quello che si è aperto fra i big grillini di Palermo durante le votazioni per scegliere il candidato sindaco. Le cosiddette comunarie sono in corso e si concluderanno alle 19: la scelta è ristretta a l’avvocato Ugo Forello (uno dei fondatori di Addiopizzo) o il poliziotto Igor Gelarda.

E proprio a pochi minuti dal via al voto on line degli iscritti al movimento Adriano Varrica, gestore del nuovo meet up ed ex candidato alle Comunarie, ha rivelato la sua preferenza per Ugo Forello. Per la verità Varrica ha solo confermato una scelta che da tempo i suoi movimenti politici avevano reso abbastanza chiara: «Conobbi Ugo Forello - ha scritto Varrica sul proprio profilo Facebook - diversi anni fa quando insieme a Giorgio Ciaccio e altri ragazzi partecipavamo con la nostra attività commerciale alle iniziative del comitato Addiopizzo. Volevamo dare il nostro contributo al percorso di sana ribellione civile dei palermitani che Ugo e tanti folli e coraggiosi come lui avevano creato. Ora sento il privilegio di poter essere parte di un altro percorso di ribellione civile, insieme a tante decine di persone che da tempo, dentro i tavoli di lavoro e nei gruppi di circoscrizione, si entusiasmano e si dannano per una Palermo migliore. Voterò Salvatore Ugo Forello, col sogno che da stasera si dia finalmente il via ad una incredibile esperienza collettiva di seria partecipazione politica».

L’endorsement in stile Usa non è però piaciuto nè a Gelarda nè ad altri iscritti al Movimento 5 Stelle, che proprio sulla pagina di Varrica hanno risposto aprendo la polemica. Francesco Vaccaro ricorda a Varrica che «nel movimento non si fa pubblicità ai candidati».

Un assist a Gelarda che subito aggiunge: «Tu che sei un anziano, caro Francesco, fai bene a ricordare ai più giovani, il vero spirito del Movimento». Il giovane è ovviamente proprio Varrica. Al quale un altro aderente al movimento, Silvio Catalano ricorda che «l’appello appena fatto è inusuale». E un’altra simpatizzante grillina, Cinzia Savasta, usa una frase sibillina per contestare il sostegno a Forello: «Io mi farei una chiacchierata con Cutrò. Ma si sa, sono figlia di un dio minore».

Varrica si difende, regolamento alla mano, ricordando che solo i portavoce non possono esprimere pubblicamente preferenze e lui è invece semplicemente un iscritto al Movimento.

Va detto che sono tanti i post di sostegno alla scelta di Varrica, e quindi alla candidatura di Forello. Tuttavia, sempre rispondendo a Varrica, altri ricordano che l’endorsement violerebbe le regole interne: «C'è chi viene minacciato di essere segnalato allo "Staff" se promuove qualche candidato... E c'è chi ritiene di essere oltre. A Palermo ha sempre funzionato così» ha ricordato Ambrogio Conigliaro.

E Giuseppe Marchese fa presente che gli è stato negato il permesso di votare (le regole sono molto contorte e passano dalla iscrizione ai gruppi on line grillini): «Io non posso votare, sono considerato un detrattore, ma se potessi votare voterei Igor Gelarda». E tanto basta a Roberto Limina per esprimere una preoccupazione: «Pare che le basi solide per future divisioni siano già state gettate».

È uno scontro che sta dilagando in tutte le pagine Facebook dei principali protagonisti di questa campagna elettorale interna ai grillini. Il tutto mentre le votazioni sono in corso. E l’unica cosa certa è che entro qualche ora si saprà per certo chi sarà fra Igor Gelarda e Ugo Forello a correre per Palazzo delle Aquile. In che clima interno, lo si scoprirà solo più avanti.

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