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Almaviva, protesta dei lavoratori trasferiti: presidio a Palermo

Un'immagine della protesta del 19 ottobre a Palermo

PALERMO. Si è svolto stamattina davanti ai cancelli della sede di Almaviva contact di via Marcellini a Palermo il presidio con i 60 lavoratori di Almaviva sono assorbiti da Exprivia e destinati al trasferimento a Rende da mercoledì.

Alla manifestazione, indetta per opporsi ai trasferimenti, che si tradurrebbero in licenziamenti in caso di mancata presentazione, ha partecipato un centinaio di lavoratori. Domattina si terrà un presidio spontaneo davanti alla sede di Enel, in via marchese di Villabianca, e dopodomani davanti alla sede di Exprivia.

"I lavoratori hanno passato un Natale amaro, con le lettere dei trasferimenti in tasca, nel silenzio completo delle istituzioni nazionali - afferma Rosalba Vella, Rsu Slc Cgil Palermo di Almaviva - Questo silenzio non può durare oltre. E' inaccettabile che dopo due richieste di incontro il governo nazionale non abbia battuto ciglio e siamo ancora in attesa di una convocazione''.

La Slc Cgil Palermo oggi ha sollecitato la richiesta di incontro al Mise. "Chiediamo che si chiarisca finalmente questa farsa del trasferimento. Se non arriva un segnale, continueremo con le manifestazioni di lotta - dice il segretario provinciale Slc Cgil Maurizio Rosso -. Pensavamo, e continuiamo a pensare, che sia arrivato il momento di parlare di uno sviluppo industriale di questo settore, con i propositi discussi al Mise, una regolamentazione precisa e chiara e un fondo dedicato per creare occupazione stabile e strutturata. Non permetteremo che si giochi con la vita dei lavoratori: l'attività del call center può essere svolta da qualsiasi parte mondo, è il lavoro che si trasferisce, non i lavoratori, soprattutto a basso reddito. Abbiamo aperto già una discussione con il sindaco di Palermo. Chiediamo che la Regione, assente finora come un fantasma, si occupi di questa vicenda. E pretendiamo un tavolo al Mise. I lavoratori non possono scioperare in eterno: il ministero ha l'obbligo di intervenire e tracciare la strada per questo settore, sempre più in espansione, richiamando le aziende al rispetto delle regole".

In sciopero dal 19 dicembre, i lavoratori non si fermano. Domani saranno davanti alla sede di Enel in presidio. "Enel rappresenta l'ago della bilancia, può determinare la sorte in modo negativo o positivo dei 60 lavoratori di fatto messi in mezzo alla strada, per gli impegni presi in termini di garanzia dei volumi nel passaggio da Almaviva a Exprivia", aggiunge Rosalba Vella.

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